“Palazzo Visconti non è dimenticato”: il Commissario straordinario di Saronno fa il punto e chiede un sistema d’allarme
Per quanto riguarda i lavori di rigenerazione del cortile, la dottoressa Antonella Scolamiero spiega che è stato rescisso per inadempienza il contratto con la ditta che si era aggiudicata l'appalto e che non appena la pratica sarà chiusa verrà indetta una manifestazione di interesse per trovare una nuova ditta

«Palazzo Visconti è all’attenzione dell’Amministrazione, non è dimenticato». A dirlo è il Commissario straordinario del Comune di Saronno, che oggi con una nota alla stampa ha voluto fare il punto sulla situazione della storica dimora nel cuore della città.
«Visti gli articoli di stampa pubblicati nelle ultime settimane riguardanti il degrado segnalato nell’area di Palazzo Visconti – scrive la dottoressa Antonella Scolamiero – si ribadisce che l’Amministrazione è consapevole delle problematiche che da anni riguardano l’edificio storico, della necessità di una sua riqualificazione, della progettazione avviata e delle frequenti intrusioni illecite al suo interno».
Per quanto riguarda quest’ultimo tema, dice, sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine, dalla Polizia locale e dai Carabinieri, e, considerati i vincoli disposti dalla Soprintendenza rispetto ad interventi che renderebbero il Palazzo meno accessibile agli estranei, il Commissario ha richiesto l’installazione di un sistema di allarme che non sia invasivo per l’edificio (e quindi non vada ad impattare sulla struttura rispettando la volontà della Soprintendenza), ma che riesca ad avvisare in tempo reale i comandi di Polizia locale e Carabinieri rispetto ad intrusioni illecite.
Sul fronte dei lavori per la rigenerazione del cortile di Palazzo Visconti, il Commissario straordinario spiega che «a causa delle gravi inadempienze dell’impresa che si era aggiudicata i lavori di rigenerazione del cortile del Palazzo per una sua nuova fruibilità pubblica, gli uffici hanno provveduto alla risoluzione del contratto e, visti i tempi stretti previsti per la conclusione dell’opera, hanno rivisto con il progettista l’intervento per semplificarlo, rendendolo di più facile realizzazione da parte di operatori che verranno invitati ad una manifestazione di interesse». Manifestazione di interesse che potrà essere indetta non appena verrà chiuso il rapporto con la prima impresa aggiudicataria.
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