L’Istituto Prealpi di Saronno celebra i suoi 50 anni con il lancio di una sonda spaziale
La sonda ha raggiunto un’altitudine di 35 km, riportando immagini spettacolari del nostro Pianeta visto dallo spazio. Il pallone-sonda, del diametro di circa 10 metri all’apogeo e gonfiato con quasi 6.000 litri di elio, è stato recuperato in sicurezza nelle campagne del comune di Corbetta

La sonda ha raggiunto un’altitudine di 35 km, riportando immagini spettacolari del nostro Pianeta visto dallo spazio e seguendo una traiettoria perfettamente in linea con le simulazioni. Il pallone-sonda, del diametro di circa 10 metri all’apogeo e gonfiato con quasi 6.000 litri di elio, è stato recuperato in sicurezza nelle campagne del comune di Corbetta, a pochi metri dal punto di atterraggio previsto.
La strumentazione a bordo, del peso complessivo di 2,6 kg, includeva due computer, un sistema GPS, videocamere ad alta definizione e sensori ambientali per la rilevazione di raggi cosmici, particolato atmosferico (PM2.5 e PM10), radiazioni UV e altri parametri cruciali. I dati raccolti indicano condizioni estreme, tra cui una temperatura minima di –40°C e una pressione atmosferica di appena 6 ettopascal.
I rilevamenti sui raggi cosmici, effettuati con strumenti dell’INFN – sezione di Roma, sono attualmente sotto l’analisi dei Professori Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli e verranno presto condivisi con gli studenti per attività di studio e ricerca. Nei prossimi giorni, gli alunni, guidati dalla docente Maria Antonia Tripodi, analizzeranno i dati, realizzeranno grafici e pubblicazioni scientifiche, trasformando l’esperienza in un progetto di ricerca interdisciplinare a tutti gli effetti.
«Questo successo conferma quanto la passione, la curiosità e la collaborazione possano avvicinare concretamente i giovani al mondo della ricerca e alle materie STEM – ha spiegato Maria Antonia Tripodi, responsabile del progetto – Vedere le immagini del nostro Pianeta e dati scientifici di altissimo valore, frutto del grande lavoro dei miei studenti, è la più grande soddisfazione per un docente».

Il preside Franco Marano ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: «Un’esperienza straordinaria, una vera e propria cavalcata educativa. Non è comune oggi trovare scuole in grado di coniugare studio teorico, ricerca e attività laboratoriali di questo livello. Ringrazio calorosamente tutti i docenti, l’INFN, e in particolare i professori, nonché i colleghi dell’università e lo staff comunicativo per il supporto costante. Questo progetto testimonia la direzione futura della nostra scuola: unire il sapere teorico con l’esperienza pratica e concreta».
Grande entusiasmo anche da parte della storica figura dell’istituto, il prof. Manzoni, fondatore della scuola: «Il lancio della sonda non è stato solo un evento tecnico, ma il simbolo dei 50 anni dell’Istituto Prealpi. Un’idea lanciata nel tempo che oggi si è concretizzata con una straordinaria attività di studio e innovazione. Migliaia di studenti sono passati da queste aule, e vedere oggi questi risultati è motivo di profondo orgoglio».
L’azienda ABProject Space, partner tecnico del progetto, ha espresso grande soddisfazione attraverso le parole dell’ ing. Antonino Brosio, direttore tecnico: «Realizzare una missione di tale complessità richiede rigore e competenza. Abbiamo affiancato i ragazzi in ogni fase, offrendo loro un’esperienza unica. Questo progetto è un modello virtuoso per la didattica STEM in Italia».
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