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L’Istituto Prealpi di Saronno celebra i suoi 50 anni con il lancio di una sonda spaziale

La sonda ha raggiunto un’altitudine di 35 km, riportando immagini spettacolari del nostro Pianeta visto dallo spazio. Il pallone-sonda, del diametro di circa 10 metri all’apogeo e gonfiato con quasi 6.000 litri di elio, è stato recuperato in sicurezza nelle campagne del comune di Corbetta

L’Istituto Prealpi di Saronno celebra 50 anni con il lancio di una sonda spaziale
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione, l’Istituto Prealpi di Saronno ha lanciato con successo una sonda stratosferica,  giovedì 15 maggio dal campo di volo di Cogliate. L’evento, frutto della collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sezione di Roma e realizzato con il patrocinio dell’Aerospace Cluster Lombardia, ha visto la partecipazione attiva di studenti e docenti in un percorso formativo teorico-pratico di eccellenza.

La sonda ha raggiunto un’altitudine di 35 km, riportando immagini spettacolari del nostro Pianeta visto dallo spazio e seguendo una traiettoria perfettamente in linea con le simulazioni. Il pallone-sonda, del diametro di circa 10 metri all’apogeo e gonfiato con quasi 6.000 litri di elio, è stato recuperato in sicurezza nelle campagne del comune di Corbetta, a pochi metri dal punto di atterraggio previsto.

La strumentazione a bordo, del peso complessivo di 2,6 kg, includeva due computer, un sistema GPS, videocamere ad alta definizione e sensori ambientali per la rilevazione di raggi cosmici, particolato atmosferico (PM2.5 e PM10), radiazioni UV e altri parametri cruciali. I dati raccolti indicano condizioni estreme, tra cui una temperatura minima di –40°C e una pressione atmosferica di appena 6 ettopascal.

I rilevamenti sui raggi cosmici, effettuati con strumenti dell’INFN – sezione di Roma, sono attualmente sotto l’analisi dei Professori Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli e verranno presto condivisi con gli studenti per attività di studio e ricerca. Nei prossimi giorni, gli alunni, guidati dalla docente Maria Antonia Tripodi, analizzeranno i dati, realizzeranno grafici e pubblicazioni scientifiche, trasformando l’esperienza in un progetto di ricerca interdisciplinare a tutti gli effetti.

«Questo successo conferma quanto la passione, la curiosità e la collaborazione possano avvicinare concretamente i giovani al mondo della ricerca e alle materie STEM – ha spiegato Maria Antonia Tripodi, responsabile del progetto – Vedere le immagini del nostro Pianeta e dati scientifici di altissimo valore, frutto del grande lavoro dei miei studenti, è la più grande soddisfazione per un docente».

L’Istituto Prealpi di Saronno celebra 50 anni con il lancio di una sonda spaziale

Il preside Franco Marano ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: «Un’esperienza straordinaria, una vera e propria cavalcata educativa. Non è comune oggi trovare scuole in grado di coniugare studio teorico, ricerca e attività laboratoriali di questo livello. Ringrazio calorosamente tutti i docenti, l’INFN, e in particolare i professori, nonché i colleghi dell’università e lo staff comunicativo per il supporto costante. Questo progetto testimonia la direzione futura della nostra scuola: unire il sapere teorico con l’esperienza pratica e concreta».

Grande entusiasmo anche da parte della storica figura dell’istituto, il prof. Manzoni, fondatore della scuola: «Il lancio della sonda non è stato solo un evento tecnico, ma il simbolo dei 50 anni dell’Istituto Prealpi. Un’idea lanciata nel tempo che oggi si è concretizzata con una straordinaria attività di studio e innovazione. Migliaia di studenti sono passati da queste aule, e vedere oggi questi risultati è motivo di profondo orgoglio».

Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’amministratrice Angela Strano, al direttore del progetto, e ai docenti per il fondamentale contributo organizzativo e comunicativo.

L’azienda ABProject Space, partner tecnico del progetto, ha espresso grande soddisfazione attraverso le parole dell’ ing. Antonino Brosio, direttore tecnico: «Realizzare una missione di tale complessità richiede rigore e competenza. Abbiamo affiancato i ragazzi in ogni fase, offrendo loro un’esperienza unica. Questo progetto è un modello virtuoso per la didattica STEM in Italia».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Maggio 2025
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