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Scintille a Rescaldina dopo il 25 aprile. L’ex sindaco Magistrali: “Da sindaco e ANPI discorsi divisivi”

Critiche respinte al mittente in blocco dal sindaco uscente Gilles Ielo: "Non ritengo di essere stato offensivo con il mio intervento"

25 aprile

La prima scintilla era arrivata sulla dichiarazione antifascista che da anni viene chiesta in paese per ogni evento e manifestazione. Ora la campagna elettorale di Rescaldina torna ad infiammarsi, e lo fa sulla cerimonia per il 79° anniversario della Liberazione: giovedì 25 aprile, infatti, al corteo e alle celebrazioni in piazza hanno partecipato anche il candidato sindaco del centrodestra, l’ex sindaco Paolo Magistrali e altri futuri candidati della lista che sosterrà Luca Perotta, che a valle della manifestazione hanno puntato il dito contro i discorsi ufficiali del sindaco uscente Gilles Ielo e della presidente ANPI Maria Grazia Pierini, che Magistrali non ha esitato a definire «molto imbarazzanti».

L’ex sindaco Magistrali: “Momento imbarazzante, poco istituzionale e divisivo”

«Il 25 aprile dovrebbe essere una festa di pacificazione nazionale – è la critica mossa dall’ex primo cittadino -, una festa che unisce e non divide, una festa di tutti e per tutti, con la quale si condividono i valori dell’antifascismo quali valori fondanti della nostra Carta Costituzionale e valori basilari del nostro vivere civile…. Ma dovrebbe essere anche un modo per “voltare pagina” e guardare fiduciosi al futuro. Da loro è stata invece trasformata in un bieco e strumentale momento di campagna elettorale e attacchi ingiustificati, ma soprattutto fuori luogo, contro il Governo Meloni ed alcuni ministri del suo Governo. Un momento davvero imbarazzante, poco istituzionale e molto divisivo che prima che risultare offensivo nei nostri confronti è risultato offensivo nei confronti della stessa festa del 25 aprile. Una vera occasione sprecata».

Il sindaco Ielo: “Il 25 aprile non può e non deve essere un momento per voltare pagina”

Critiche respinte al mittente in blocco da Ielo, così come l’accusa di aver fatto della commemorazione «un momento di campagna elettorale e tantomeno un momento divisivo». «Il 25 aprile non può e non deve essere un momento per voltare pagina, bensì un momento per leggere quella pagina della nostra storia e studiarla, raccontarla e ripeterla – è la replica del sindaco uscente -. Siamo e saremo sempre fiduciosi nel futuro fintanto che saranno garantiti i diritti di espressione, la stampa libera, il diritto allo sciopero, la suddivisone dei poteri, il diritto al voto. Questo è quanto detto negli interventi del sindaco Ielo Gilles e della presidente ANPI Maria Grazia Pierini; esprimendo i legittimi timori di una deriva, che si respira anche a livello mondiale, sono stati infatti ricordati i numerosi conflitti attualmente in corso nel mondo: anche questo è stato detto, ma forse non interessa».

«Non ritengo di essere stato offensivo con il mio intervento dichiarando che conosco perfettamente l’orientamento ideologico dei miei concittadini – conclude Ielo – e perché ritengo il problema non sia che un fascista si dichiari antifascista, ma che non si pregiudichi la struttura democratica del nostro Paese e di quella Costituzione, conseguenza del fascismo e figlia dell’antifascismo della Resistenza, che ne ha sostituito i principi fondanti del nostro vivere civile, dalla dittatura alla Repubblica Democratica, invitando infine la cittadinanza ad andare a votare, perché la partecipazione e la prima forma di libertà».

ANPI: “Quello che dovevamo dire lo abbiamo detto in piazza”

Non entra invece nel merito delle critiche mosse dall’ex sindaco Magistrali la presidente ANPI, che si limita a puntualizzare di «avere già detto in piazza quello che aveva da dire» e ritiene di non aver detto nulla di «offensivo e imbarazzante».

Foto di archivio

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Aprile 2024
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