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Solaro celebra la Giornata della Memoria 2024

Le commemorazioni del Giorno della Memoria vedranno protagonisti ragazze e ragazzi delle scuole e le realtà del territorio, con l’obiettivo di avvicinare diverse generazioni ad una tematica importante da non dimenticare mai

Generico 22 Jan 2024

Le commemorazioni del Giorno della Memoria vedranno protagonisti ragazze e ragazzi delle scuole e le realtà del territorio, in una collaborazione che accresce il senso di comunità, con l’obiettivo di avvicinare diverse generazioni ad una tematica importante da non dimenticare mai.

In collaborazione con il Comune di Solaro, assessorato alla Cultura, sabato 27 gennaio alle 21, Maps, Gruppo fotografico Cogli l’attimo, Anpi sezione di Solaro e l’istituto comprensivo Regina Elena proporranno “La musica rende liberi, facciamo memoria attraverso parole, musica e immagini”. La rassegna sarà ospitata dalle sale del centro anziani in via Drizza, con letture tratte dalle testimonianze di deportati, accompagnate da video e musiche. Alla fine della rappresentazione i cittadini sono invitati alla Fiaccolata della memoria che raggiungerà il monumento ai Caduti di tutte le guerre per proseguire nella commemorazione.

Sempre in occasione del Giorno della Memoria, l’Amministrazione Comunale ha organizzato insieme alle associazioni ed all’istituto comprensivo anche altri due momenti per narrare, riflettere e non dimenticare. Il primo, domenica 28 gennaio alle 21, “1000 violini nel vento, la musica nei campi di concentramento” a cura della compagnia Acetico Glaciale, in Villa Borromeo. Il secondo mercoledì 14 febbraio con Matteo Corradini che presenterà il libro “Eravamo il suolo”, in questo caso evento riservato agli alunni delle classi terze della secondaria Pirandello.

La sindaco di Solaro Nilde Moretti: «Abbiamo negli occhi l’orrore dei conflitti che stanno imperversando nel Mondo, alcuni dei quali sono davvero molto vicini a noi e si riflettono direttamente anche sulle nostre vite, come l’invasione dell’Ucraina o l’escalation di violenza in medio oriente. Questo mi fa pensare che la lezione della Seconda Guerra Mondiale non sia stata ancora pienamente compresa o forse rischia di essere dimenticata. Per questo eventi come il Giorno della Memoria devono essere commemorati attraverso il coinvolgimento della comunità, di ragazze e ragazzi delle scuole, affinché la memoria collettiva sia più forte di sentimenti di rabbia e aggressività. Farlo attraverso la cultura, la musica, è il nostro modo di rispondere con la bellezza all’oscurità della guerra».

Monica Beretta, assessore alla Cultura ed Educazione: «Vogliamo celebrare quest’anno il Giorno della Memoria in un modo particolare, facendoci guidare dall’emozione della musica, in particolare di quella che veniva prodotta e musicata all’interno dei campi di concentramento e che faceva da triste colonna sonora al drammatico sterminio nazista.
Occorre tenere alta l’attenzione perché ricordare è fondamentale per evitare che simili atrocità possano ripetersi in futuro. Capire i motivi per cui la storia dell’umanità e d’Europa abbia compiuto, nel secolo scorso, una così grave e spaventosa involuzione è un cammino difficile, ma necessario. L’arte è una forma alta di comunicazione, che ci emoziona e ci aiuta a comprendere in profondità fatti complessi e tragici, per i quali le semplici parole non sempre sono sufficienti. Ringrazio tutto il gruppo di lavoro: associazioni, volontari, l’istituto comprensivo ma soprattutto i professori e gli studenti per la collaborazione e l’organizzazione delle iniziative».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2024
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