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La mozione sulla difesa della sanità territoriale e dell’ospedale divide il Consiglio comunale di Saronno

È scontro sulla mozione presentata dal consigliere indipendente Giuseppe Calderazzo (ex consigliere Pd) e il gruppo di minoranza Obiettivo Saronno. La maggioranza presenta un maxi emendamento che cambia il testo della mozione

Generico 29 May 2023

La difesa dell’ospedale di Saronno e della sanità territoriale non unisce, ma divide. È infatti scontro in Consiglio comunale sulla mozione relativa alla salute pubblica e all’ospedale di Saronno presentata dal consigliere indipendente Giuseppe Calderazzo (ex consigliere Pd) e il gruppo di minoranza Obiettivo Saronno. La discussione nel Consiglio comunale di lunedì 29 maggio, tenutosi eccezionalmente nell’aula magna del G.B. Grassi per alcuni problemi di infiltrazione di acqua nella storica sede del Consiglio comunale della città, la sala Agostino Vanelli.

La mozione, presentata lo scorso 14 aprile, arriva in seguito alla raccolta firme promossa dall’associazione Attac.

Tra le 7 richieste inserite nella mozione per impegnare il sindaco, in qualità di presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Saronnese dell’ASST Valle Olona e l’Amministrazione comunale ad assumere ogni iniziativa per tutelare la salute dei propri cittadini, c’erano la richiesta di azioni politiche nei confronti di Regione Lombardia volte a tutelare il mantenimento dell’ospedale di Saronno come struttura di primo livello e la promozione in Asst Valle Olona di un ruolo più incisivo delle comunità locali (qui il testo completo della mozione).

LA MAGGIORANZA PROPONE UN EMENDAMENTO CHE STRAVOLGE LA MOZIONE

Una mozione troppo generalista e poco circostanziata, a dire dei consiglieri di maggioranza che sostengono l’amministrazione Airoldi e della consigliera indipendente Marta Gilli, che infatti hanno presentato un emendamento, che ha completamente riscritto la mozione.

Tra i diversi interventi dei consiglieri di maggioranza volti a spiegare il perché dell’emendamento, quello di Simone Galli (Pd): “L’emendamento presentato intende sostanzialmente snellire la mozione originaria, per concentrarsi sulla tutela dell’ospedale di Saronno. Non è questa la sede principale per valutare la bontà della governance del sistema sanitario regionale; non siamo chiamati a valutare l’appropriatezza del funzionamento del sistema sanitario regionale, ma a porre in essere tutte le azioni utili a tutelare l’ospedale di Saronno». Galli ha inoltre aggiunto che all’assessore regionale Guido Bertolaso va riconosciuto di aver fornito una risposta agli interrogativi dei sindaci del Saronnese, “a differenze di chi lo ha preceduto che non ha risposto alle sollecitazioni che le sono state rivolte”. Tra i punti qualificanti inseriti nell’emendamento: la riapertura dei reparti chiusi durante la pandemia, la necessità di vigilare sul rispetto del piano Bertolaso, il piano di rinnovo presentato lo scorso 9 maggio e la necessità di vigilare sul fatto che, terminata la prima fase emergenziale, venga stilato un nuovo piano di rinnovo con un orizzonte temporale più ampio.

«Abbiamo reso la mozione più concreta e seriamente incentrata sul nostro ospedale – ha aggiunto Francesca Rufini di Tu@ Saronno -. La mozione originaria era troppo generica e spostava l’attenzione dal tema vero, che è il nostro ospedale». Un emendamento che, per Rufini, potrebbe rendere la mozione riproponibile anche in Comuni guidati da amministrazioni di centrodestra, che potrebbero non condividere tutte le critiche verso la gestione regionale della politica sanitaria espresse nella mozione originale.

CRITICI I FIRMATARI DELLA MOZIONE

Un emendamento che Obiettivo Saronno e Calderazzo hanno definito come “una nuova mozione”. Luca Amadio, capogruppo di Obiettivo Saronno, ha dichiarato: «Più che un emendamento è una riscrittura totale della nostra mozione, dove diventa difficile riuscire ad esaminarne gli aspetti». «La mozione presentata non è stata scritta da noi, è frutto di una richiesta di delibera presentata da un’associazione che aveva raccolto sul tema 1500 firme dei cittadini, che noi abbiamo presentato come mozione» ha aggiunto poi Amadio, «la vera voce dei cittadini” in Consiglio comunale», ha concluso.

AIROLDI CONDIVIDE L’EMENDAMENTO

Il sindaco Augusto Airoldi ha poi preso la parola: «Prendo atto di questo emendamento, lo condivido con due osservazioni: perché si focalizza su tematiche sulle quali il sindaco ha delle responsabilità e può agire, anche se dal mio punto di vista è più sfidante della mozione originale perché mi conferisce una responsabilità maggiore».

«Dobbiamo metterci nell’ottica di voler lavorare per l’ospedale – ha aggiunto Airoldi -. Ma c’è una condizione indispensabile perché tutti si possa collaborare. La condizione sine qua non è quella di smetterla di mettermi di fronte a fatti compiuti, ad esempio pubblicando comunicati in cui si dice cosa il sindaco deve o non deve fare. Questo non funziona, se vogliamo lavorare assieme la disponibilità del sindaco c’è, ma dobbiamo fare delle scelte chiare».

GILLI RICHIAMA ALL’UNITÀ

A fine dell’accesa discussione, l’invito all’unità da parte del presidente del Consiglio comunale Pierluigi Gilli. «Mi meraviglio che su questo tema non riusciamo a parlare la stessa lingua. Perché dobbiamo stare qui a fare discussione? Nessuno di noi può pensare che un altro dei consiglieri comunali non abbia a cuore l’ospedale, poi ciascuno di noi ha la propria sensibilità. cerchiamo di lasciare da parte i distinguo e di dare un segnale tutti insieme».

LEGA: “TEATRINO TRA MEMBRI ED EX MEMBRI DELLA MAGGIORANZA”

Per Alessandro Fagioli, ex sindaco di Saronno e consigliere per la Lega, la discussione sulla mozione è stata “un teatrino” tra membri ed ex membri della maggioranza. Fagioli ha poi ricordato come, tra le cause di carenza di medici all’ospedale di Saronno (e negli ospedale in generale) ci sia un errore politico di programmazione, come aveva spiegato il direttore generale di Asst Valle Olona, il dottor Eugenio Porfido, durante il recente consiglio comunale aperto sull’ospedale. Fagioli ha inoltre ribadito che l’assemblea dei sindaci del distretto del Saronnese era stata istituita dalla precedente amministrazione comunale e i circa 20 milioni di euro stanziati da Regione sotto il proprio mandato. «Non dimentichiamo cosa è successo nel passato, altrimenti sembra che ieri non è stato fatto nulla».

La mozione emendata è stata quindi approvata con i voti della maggioranza e della consigliera Marta Gilli, contrari Lega, Obiettivo Saronno, Calderazzo, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it
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Pubblicato il 30 Maggio 2023
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