Vittoria di tappa e promozione in Serie A2: ha i contorni della giornata perfetta la trasferta di Desio per la squadra di ginnastica ritmica della Kinesis di Venegono Superiore che domenica ha centrato il successo nel terzo e ultimo appuntamento valido per il campionato di Serie B e ottenuto i punti necessari per una promozione storica.

Un campionato iniziato in salita, con il sesto posto di Cuneo il 19 febbraio, ma poi svoltato lo scorso 5 marzo con il secondo posto ad Ancona che ha messo il team varesotto “in carreggiata” verso la promozione. Per raggiungere l’obiettivo però, serviva un altro risultato di spessore che è arrivato con gli interessi in Brianza. Gara impeccabile quella della Kinesis che ha iniziato con un’ispirata Isabella Renica al cerchio (28.850) per poi lasciare spazio ad Alessia Cucchetti, autrice di un 28.800 alla palla che è stato il miglior punteggio in questo attrezzo.

La gara è quindi proseguita con le esibizioni alle clavette e al nastro dove la Kinesis ha schierato Ludovica Molina (25.450) e Viola Pannacci (25.800) che hanno mantenuto il vantaggio dando alla squadra i punti necessari per la vittoria: alla fine il team diretto da Serena Farina ha concluso la gara con un totale di 108.900 precedendo la Gymnica 96 Forlì (108.100) e l’Opera Roma (107.150). Romagnole e laziali hanno invece preceduto la Kinesis nella classifica finale del campionato e sono le altre due promosse in Serie A2.

«Non posso che fare i miei complimenti alle ragazze che in questi mesi hanno lavorato moltissimo e con umiltà sono scese in pedana dimostrando di volta in volta il loro valore: il lavoro ripaga sempre» è il commento a caldo di una euforica Serena Farina, dt della Kinesis affiancata per l’occasione da Giuditta Macchi e Anna Boscarato. «Una soddisfazione per tutta la famiglia Kiensis che dopo 15 anni di attività vede coronare un sogno: a Desio oggi c’erano tantissimi nostri tifosi ed è stato ancora più bello vincere tra il calore e l’affetto di chi tifa per noi».

Farina ripensa al cammino effettuato fino a oggi: «Ero una ragazzina quando inconsciamente fondavo Kinesis nel 2008 e dicevo spavalda: “tra 10 anni sarò in serie A”. Ce ne abbiamo messi 15 ma il sogno si è realizzato: la bambina che è in me saltella e festeggia come una pazza. Nessuno se lo aspettava , ma per questo è stato ancora più emozionante: il nostro obiettivo era la salvezza. Volevamo fare un bel campionato per dimostrare a noi stesse che non ci sono ostacoli insuperabili, convinti che l’impossibile esiste solo fino a quando non riesci a renderlo possibile e così è stato. Intelligenza, passione, spirito di sacrificio e grinta sono state le sette armi per il successo».