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Ancora un “no” dal centrodestra sulla Torre Amigazzi: “Pensiamo ai problemi concreti”

Mentre il progetto per la riqualificazione della Torre Amigazzi continua a prendere forma, il centrodestra torna a dare voce alla propria contrarietà al progetto

torre amigazzi rescaldina

Mentre prende sempre più forma la riqualificazione della corte della Torre Amigazzi e a Rescaldina si alza il sipario sul progetto per il restyling dell’area, il centrodestra continua a ribadire il suo “no” all’intervento e a dare voce alle perplessità che aveva portato in aula quando lo scorso gennaio è stata approvata la rinegoziazione della convenzione relativa all’edificio finalizzata a far diventare l’immobile di proprietà del Comune.

Già allora le cifre avevano fatto discutere, sia per la mancanza di numeri nella delibera portata in commissione prima della seduta consiliare, sia per gli importi stessi contenuti nella delibera sottoposta all’approvazione del consiglio comunale. E anche a distanza di settimane rimangono un punto fondamentale per il consigliere Ambrogio Casati. «Si parla di riconoscere alla proprietà 537.500 euro per la cessione dell’intera proprietà – sottolinea Casati -. Ma come si è valutata questa cifra, chi l’ha valutata? Noi riteniamo questa cifra di pura fantasia. Chi mai spenderebbe questi soldi per comprare un immobile che costa di più ad abbatterlo che a costruirlo? Tenendo presente che la ricostruzione andrebbe fatta mantenendo la stessa forma e la stessa volumetria, quale imprenditore degno di tale nome la comprerebbe? In 20 anni nessuno si è fatto avanti né la proprietà ha mai cercato di ristrutturarla: ci sarà un motivo».

Di importo poco convincente in quella delibera ancora oggi Casati ne vede più di uno, e a nulla sono valse le risposte del sindaco Gilles Ielo, che durante la seduta consiliare aveva sottolineato la possibilità di consultare le perizie che hanno portato alla definizione degli importi inseriti nella convenzione e aveva ribattuto cifra su cifra alle obiezioni mosse dal centrodestra. «Si parla di 124.600 euro di mancati ricavi per i box al piano interrato (il riferimento è alla possibilità per l’operatore di realizzare dei box interrati nell’ambito prevista dal piano attuativo, ad oggi inattuata ma valida, prima della rinegoziazione, fino al 2024 in base alle proroghe della convenzione intervenute per legge, ndr) – aggiunge il consigliere riferendosi -: ma come, andiamo a pagare un’opera che la proprietà non ha fatto? Poi ci sono 37.500 euro per ripagare un terreno a prato in via Nassirya – pagandolo 50 euro al metro quadro – che non ha nessun valore commerciale, che l’immobiliare cede al Comune di Rescaldina, per un totale di 699.700 euro da riconoscere all’immobiliare».

«Poi ci sono gli importi che tale immobiliare deve al comune di Rescaldina – prosegue Casati -: 381.475 euro per lavori di ristrutturazione che detta immobiliare doveva eseguire nella Torre Amigazzi a fronti di minori oneri di urbanizzazione relativi alla costruzione di palazzine in via Nassirya e che non ha mai eseguito; 68.115 euro per il mancato versamento di oneri di urbanizzazione del piano attuativo, l’unica cifra certa di tutto questo conteggio; 312mila euro per la possibilità di costruire 14/15 appartamenti da vendere a libero mercato laddove in origine la stessa immobiliare poteva costruire solo appartamenti per giovani coppie da affittare a prezzi calmierati. Si parla di un totale di 761.590 e di conseguenza di un conguaglio a favore del comune di 61.890 euro che, udite udite, l’immobiliare potrà “pagare” con lavori di manutenzione immobiliare: chi stabilisce il valore di tali lavori?».

I problemi legati alla riqualificazione della Torre Amigazzi, peraltro, per il consigliere del centrodestra non finiscono con i numeri. «Se volevano ristrutturare qualcosa, perché non Villa Saccal che è già di proprietà del Comune – conclude Casati, sottolineando che i fondi del PNRR dovranno essere restituiti -? Il tutto per creare “soluzioni” a problemi inesistenti, senza guardare a problemi concreti come lo spaccio di droga, la situazione della stazione, lo stato di paura in cui versa il paese, le strade distrutte: questa è ideologia».

Il Comune di Rescaldina diventa proprietario della Corte della Torre Amigazzi

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Marzo 2023
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