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A Villa Borletti una mostra dedicata ai costumi di scena di Mattia Battistini, “Il re dei baritoni e il baritono dei re”

Appuntamento a sabato 25 febbraio con la mostra che espone, per la prima volta, la quasi totalità dei costumi indossati durante la sua lunga carriera dal baritono Mattia Battistini, che visse e cantò a cavallo dei secoli XIX e XX

Generico 13 Feb 2023

Verrà inaugurata sabato 25 febbraio alle ore 17 presso Villa Borletti ad Origgio la mostra dei costumi di scena di Mattia Battistini, uno dei più grandi baritoni a cavallo dei secoli XIX e XX, tanto famoso ai suoi tempi da essere chiamato “Il re dei baritoni e il baritono dei re”.

Realizzata in collaborazione con il Comune, la mostra esporrà oltre 60 costumi indossati, prestati dal Comune di Contigliano, dal baritono nelle molte opere liriche del suo vastissimo repertorio, di quasi 80 opere, che vanno da Verdi a Mozart, da Donizetti a Rossini ed oltre.

Battistini, che cantò inizialmente nei maggiori teatri italiani ed europei, divenne estremamente popolare nell’Europa dell’est e nella Russia di Nicola II Romanov, dove si esibì per ben 23 anni consecutivi, dal 1888 al 1914, a San Pietroburgo, Mosca, Praga, Varsavia, Bucarest, Odessa, Kiev. In Italia cantò in tutti i maggiori teatri, dal Regio di Torino, alla Scala di Milano, al Petruzzelli di Bari, con un amore particolare per il Teatro Argentina e il Teatro Costanzi (poi divenuto Teatro dell’Opera) di Roma. Non dimenticò mai Rieti e Contigliano, borgo nella Valle Santa reatina, a breve distanza da Rieti, dove la sua famiglia possedeva una tenuta con casino di caccia, che il baritono trasformò poi in villa, con notevoli dipendenze e immobili accessori. Lì Mattia Battistini stabilì la sua residenza, lì morì, li è sepolto nella chiesina di famiglia.

A Contigliano cantò nel 1902 nella grande Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo. A Rieti si esibì molte volte al Teatro Flavio Vespasiano, cui era particolarmente affezionato e dove concluse la sua carriera, calcando per l’ultima volta la scena poco tempo prima della scomparsa. Dal 1979, al Teatro Vespasiano, per volontà dell’attrice Franca Valeri e del direttore d’orchestra Maurizio Rinaldi, si tiene ogni anno il Concorso Lirico Internazionale Mattia Battistini. Curiosamente, anche Enrico Caruso rimase legato alla città di Rieti, perché proprio al teatro Vespasiano ebbe il suo debutto, mentre era lì per il servizio militare.

La mostra si svolgerà lungo otto sale, dove saranno esposte anche foto di scena e della vita privata di Battistini. Una nona sala sarà dedicata ai costumi di una cosiddetta compagnia itinerante, anch’essa a cavallo fra il XIX e il XX secolo, per permettere ai visitatori di osservare la differenza fra la ricca costumistica di un grande baritono e i costumi “poveri” di una compagnia che non si esibiva nei grandi teatri ma nelle piazze dei paesi.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2023
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