Quantcast

Da Saronno a Rovereto fino a New York. Marco Pagani premiato a Trento come miglior ricercatore

Con uno studio che indaga quanti e quali sottotipi di autismo esistono, il ricercatore saronnese è il primo classificato nel settore "scienze della vita" del bando "Premio Trentino per la Ricerca"

Generico 12 Dec 2022

C’è anche il saronnese Marco Pagani fra i vincitori del bando “Premio Trentino per la Ricerca“, assegnato lo scorso 12 dicembre presso il Museo della Scienza di Trento a nove giovani ricercatrici e ricercatori, per l’attività di ricerca svolta nel proprio ambito di specializzazione. Con questo bando la Provincia Autonoma di Trento ha voluto assegnare un riconoscimento a ricercatori particolarmente meritevoli, che svolgono da almeno un anno attività di ricerca negli organismi del sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione o in enti nazionali di ricerca presenti sul territorio provinciale.

Il premio ha visto la candidatura di 97 ricercatori che operano in Trentino. Tre i settori scientifico-disciplinari in cui è diviso il premio: scienze fisiche e ingegneria, scienze della vita, scienze umane e sociali. Nel settore scienze della vita la classifica ha visto al primo posto proprio Marco Pagani (nella foto di copertina insieme al papà Roberto), per la sua ricerca nel campo dei disturbi dello spettro autistico.

Classe 1985, Marco è cresciuto a Saronno, dove ha frequentato il Liceo scientifico G.B. Grassi. Dopo una laurea magistrale in Neuroscienze cognitive al San Raffaele di Milano, ha poi intrapreso un dottorato di ricerca in Cognitive and Brain Sciences presso il Centro interdipartimentale Mente e Cervello dell’Università di Trento, al polo di Rovereto, dove ha iniziato i suoi studi nel campo dei disturbi dello spettro autistico.

«Quella per cui sono stato premiato è una ricerca sull’autismo, nella quale attraverso l’uso di un metodo scientifico basato sulla risonanza magnetica funzionale abbiamo indagato come funziona il cervello delle persone con autismo, perché ci sono molte differenze tra l’uno e l’altro tipo di questo disturbo del neurosviluppo – spiega il ricercatore saronnese -. Con questo studio abbiamo scoperto un nuovo sottotipo di autismo».

Il ricercatore racconta: «È stata un’emozione ottenere questo premio, perché quello della ricerca è un ambito molto competitivo. Il lavoro che facciamo richiede tanta passione e dedizione. Il premio l’ho vinto io, ma chiaramente è solo la punta dell’iceberg, perché è stato un progetto dove hanno collaborato tante persone, che hanno speso tempo ed energia e che ringrazio tutte». La ricerca è stata anche pubblicata su Nature Communications, una prestigiosa rivista scientifica.

Oggi Marco lavora come ricercatore a New York. Grazie ad un finanziamento ricevuto dall’Unione Europea nell’ambito del programma Marie Curie, sta infatti continuando negli Stati Uniti la fase 2 del suo progetto di ricerca. «Si tratta di una collaborazione tra l’Istituto italiano di Tecnologia di Rovereto e il Child Mind Institute di New York» spiega il ricercatore saronnese. L’obiettivo è ora quello di «utilizzare sempre questo metodo scientifico basato sulla risonanza magnetica per scoprire altri sottotipi di autismo». 

Sogni e ambizioni per il futuro? «Vorrei continuare a fare ricerca e a studiare l’autismo con l’utilizzo della risonanza magnetica funzionale – conclude il ricercatore -. Tornerò in Italia la prossima estate e il sogno è quello di aprire un laboratorio per continuare nella ricerca, che è quello che mi piace fare».

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it
Raccontiamo la provincia di Varese e le sue numerose comunità. Un giornale accessibile a tutti, finanziato dai suoi lettori. Abbonati anche tu a VareseNews per supportare il nostro lavoro.
Pubblicato il 16 Dicembre 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore