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Oltre 200 studenti in piazza a Saronno per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Sono stati propri gli alunni delle scuole che hanno partecipato alla manifestazione ad aver dato una prima pennellata alla panchina rossa che l'amministrazione comunale posizionerà in piazza San Francesco  

Oltre 200 studenti in piazza a Saronno per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Oltre 200 studenti questa mattina in piazza San Francesco a Saronno in occasione della 23esima Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’evento, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con Rete Rosa Onlus, il centro territoriale antiviolenza di Saronno, ha visto la presenza delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado Prealpi, Bascapè, Da Vinci, Aldo Moro e Collegio Castelli. Presenti il sindaco Augusto Airoldi, la vicesindaco Laura Succi e gli assessori Ilaria Pagani, Francesca Pozzoli, Franco Casali e Gabriele Musarò.

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Per l’occasione il Comune ha pensato di posizionare in piazza San Francesco una panchina rossa, simbolo del rifiuto della violenza di genere. Sono stati propri gli alunni delle scuole che hanno partecipato alla manifestazione ad aver dato una prima pennellata alla panchina, che tra qualche giorno sarà pronta per essere posizionata in una delle zone centrali di Saronno, a pochi passi dalla stazione della città.

«A livello internazionale e nel nostro paese la panchina rossa è legata ai femminicidi, quindi per me è un pugno nello stomaco ogni volta che ne vedo una, perché è legata ad un simbolo di morte e di sconfitta per la donna che non c’è più e per l’intera società – ha dichiarato Oriella Stamerra, presidente di Rete Rosa Onlus di Saronno -. La panchina rossa che abbiamo voluto mettere a Saronno ha un altro significato per noi di Rete Rosa: tutte le volte che ci passeremo davanti, dovremo avere la consapevolezza che qui si potrebbe sedere una donna che ha subito violenza e io quindi mi siederò accanto a lei, io sarò felice di poterla accompagnare nel suo percorso di scelta verso un’altra possibilità di vita».

Il perché è importante sensibilizzare e informare le nuove generazioni sulla violenza di genere lo abbiamo chiesto a Francesca Rufini, presente all’evento, consigliere comunale di Tu@ Saronno: «La violenza di genere è un fenomeno culturale e può essere eliminata e sconfitta solo se cambiamo il nostro modo di approcciarci alla questione di genere, quindi tutti i bambini e i ragazzi sono i portatori del cambiamento».

Alle 17:30 poi, in Sala Nevera, è stata inaugurata la mostra “Com’era vestita”, che vede l’esposizione di 17 abiti, che raffigurano i vestiti che indossavano diverse donne durante una violenza sessuale e che mira a denunciare la vittimizzazione secondaria che colpevolizza chi subisce lo stupro. Si tratta di una mostra internazionale itinerante, ideata dall’università del Kansas e portata in Italia grazie all’Associazione Libere Sinergie.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 25 Novembre 2022
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