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Arrivano le giostre, a Lonate Ceppino “scontro” social tra pregiudizi e solidarietà

A Lonate Ceppino è stato diffuso un biglietto anonimo, che invitava i cittadini a prestare attenzione ai furti, correlando il rischio all'arrivo delle giostre. Dopo lo sfogo di una giostraia per queste accuse, è arrivata la solidarietà del paese

Lonate ceppino giostre

In tanti, passando da Lonate Ceppino nelle ultime settimane e trovando il semaforo rosso alla chiesa della Madonnetta, hanno potuto leggere un biglietto attaccato con lo scotch al palo: “SERRATE PORTE E FINESTRE: SONO ARRIVATE LE GIOSTRE

Una frase che crea dunque una correlazione fra l’arrivo delle giostre, che in questo periodo stanno animando il centro del paese della valle Olona, e il rischio di furti nelle abitazioni.

L’accusa, anonima, non è passata inosservata ai lonatesi e nemmeno ai diretti interessati: quei “giostrai” arrivati per lavorare e finiti sul banco degli imputati senza alcuna possibilità di difendersi.

A puntare il dito sul biglietto è infatti una di loro, che ha scelto di utilizzare il gruppo Facebook “Sei di Lonate Ceppino se..” per chiedere attenzione e, sopratutto, rispetto.

«Buongiorno a tutti , mi presento: sono Eleonora e sono una partecipante del Lunapark di Lonate Ceppino di quest’anno. Vorrei condividere con voi quello che penso riguardo a quello che è accaduto stamattina. Questo foglio con questa orrenda frase è stato appeso al semaforo. SERRATE PORTE E FINESTRE SONO ARRIVATE LE GIOSTRE… ma perché ? Magari qualcuno di voi non conosce bene la famiglia Colombo , che esercita il proprio lavoro in Lombardia da generazioni.

Siamo tutti famiglie rispettabili, lavoratori come voi… Siamo felici e orgogliosi di esercitare il nostro lavoro , perché come viene chiamata la nostra categoria “spettacolo viaggiante”, noi portiamo spettacolo, divertimento , sorrisi! Non delinquenza!

Spero sia un gesto di una sola persona ignorante e stupida , dato che ci sono telecamere, e verrá sicuramente segnalato alle Autorità . Invito tutti quelli che leggono a non dare peso a queste sciocchezze e di venire a trovarci al parco: noi siamo qui a lavorare, non a rubare, fino a domenica prossima!».

Uno sfogo ricco di amarezza, dunque, per l’accusa ricevuta, ma anche di profondo orgoglio per una professione ricca di soddisfazioni, ma anche di sacrifici, che punta a coinvolgere e regalare momenti lieti ai paesi che incontra sul suo cammino.

E la risposta, di Lonate Ceppino e dei lonatesi, non si è fatta attendere: in tanti hanno replicato al messaggio – sfogo della lavoratrice delle giostre, trasformatasi in portavoce dei suoi colleghi e forse, in generale, di chi si occupa di spettacoli itineranti, baracconi o circo che siano.

Tante persone hanno espresso solidarietà, prendendo le distanze dall’accusa del biglietto anonimo: «Vi conosco da tantissimi anni e posso garantire che siete persone oneste. Buon lavoro» ha scritto qualcuno, invitando i diretti interessati a non badare ai mormorii di paese. «Non è possibile che nel 2022 ci sia ancora chi crede che i giostrai, tutti coloro che fanno un lavoro nomade, siano ladri o delinquenti. E’ un mestiere di famiglia, ereditato di generazione in generazione, mantenuto come un gioiello da custodire e proteggere. Le “Giostre” sono un bellissimo ricordo della mia infanzia Le porgiamo le nostre scuse» ha scritto qualcun altro, sentendosi in dovere di scusarsi per il concittadino che ha scritto le frasi incriminate.

Una risposta pronta e solidale della comunità che ha sicuramente riportato il sorriso fra i camper parcheggiati nel piazzale di via Veneto, spronando lavoratori e abitanti di Lonate a godersi questi ultimi giorni di festa grazie alle giostre.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Ottobre 2022
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