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Obiettivo Saronno: “Gazebo con sorpresa dell’amministrazione comunale”

 Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno

Generico 12 Sep 2022

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno.

Verso la metà di agosto, noi di Obiettivo Saronno abbiamo deciso di organizzare due gazebo per le prime due domeniche di settembre. Come sempre, ci siamo mossi in anticipo per richiedere i dovuti permessi alla Polizia Locale, che ci vengono concessi senza problemi di sorta già il 20 agosto, indicandoci l’ubicazione per una domenica in piazza Libertà e per la successiva in “Via Mazzini adiacente piazza Libertà “, che abbiamo avuto già più volte in passato e sono collocazioni a noi ben note. Richiediamo anche la possibilità di utilizzare microfono e casse, ma il permesso – a cui ci atteniamo rigorosamente . – non ci viene concesso per la domenica 11.

Dopo aver ricevuto i permessi, apprendiamo che per domenica 11 settembre è previsto il pomeriggio di Sport al centro, sicuramente organizzato da tempo e per il quale immaginiamo siano già stati destinati gli spazi alle associazioni.
Con nostra sorpresa però la sera di sabato un consigliere comunale di Obiettivo Saronno riceve tramite Facebook un messaggio privato di una dipendente comunale che gli dice che il posto a noi assegnato è in Via Mazzini, omettendo l’indicazione di Piazza Libertà. Data l’evidente anomalia formale di tale comportamento – lontano da ogni deontologia professionale – decidiamo di non rispondere e di attenerci a quanto scritto nell’atto ufficiale a noi rilasciato dalla Polizia Locale, pensando che qualsiasi eventuale modifica avrebbe dovuto ovviamente esserci comunicata in forma scritta e con tempi di preavviso diversi, visto che appunto la
giornata dedicata alle associazioni sportive era ampiamente nota agli uffici comunali competenti e responsabili dell’ organizzazione. Vari di noi si alzano presto alla domenica mattina per essere pronti con il gazebo alle 9.30. Alle 12, nuova sorpresa, arriva un membro della Polizia Locale che ci indica lo spostamento in una zona di via Mazzini per nulla adiacente a piazza Libertà, ma lontano circa 20 metri dentro alla via e nascosta dietro le fioriere e le panchine (panchine dove – per inciso – succede ogni giorno di tutto, ma dove i nostri solerti Amministratori sembrano non notare mai nulla di strano). Facciamo presente che siamo nel posto che ci è stato assegnato e che non capiamo il motivo della richiesta di spostamento. Tutto sembra terminare lì. Arriva nel frattempo l’associazione sportiva a cui è stato assegnato lo spazio attiguo al nostro e ci confrontiamo
direttamente con i loro referenti per valutare gli spazi a disposizione, dato che la nostra ultima intenzione è quella di creare un qualsivoglia problema alla giornata ed alle altre persone che, come noi, dedicano il loro tempo per Saronno. L’associazione installa tutto il materiale e ci comunica subito che possiamo rimanere dove siamo, dato che non arrechiamo nessun disturbo, intralcio o pericolo per le loro attività. Nel frattempo, le associazioni sono arrivate ormai tutte e non possiamo fare a meno di notare che – proprio di fianco a noi in piazza Libertà – c’è un ampio spazio rimasto libero, lo stesso che avevamo occupato la settimana precedente (come si evince dalle il confronto già avvenuto con nostre foto).

Tutto risolto? No, perché poco dopo arriva un nuovo addetto della PL, che con tono subito troppo deciso intima che ci dobbiamo spostare. A nulla servono gli interventi della stessa associazione e quello di un altro vigile , che gli dicono che non ci sono problemi e che nel caso è sufficiente che ci spostiamo di un paio di metri se sarà necessario (cosa che non è, perché l’associazione ha già montato tutto). Senza far parlare ulteriormente la nostra referente, che in quel momento era sola (è sempre molto facile alzare i toni con una donna da sola) e non poteva confrontarsi con gli altri membri di Obiettivo Saronno, che si erano occupati della richiesta dei permessi, in merito alla situazione del tutto surreale che si stava verificando, le chiede il nominativo e prende nota del fatto che non vuole spostare il gazebo , senza darle la possibilità di spiegare i vicini di gazebo. Dopo circa due ore, quando la giornata volge quasi al termine, una task che i numerosi spacciatori di Saronno si possono solo sognare (mancava solo la
tenuta antisommossa) di ben quattro addetti della Polizia Locale più uno in borghese, si force – presenta nuovamente al gazebo, con il compito di recuperare i dati della pericolosa criminale di Obiettivo Saronno. Una fuorilegge talmente dedita alla fuga e così irrispettosa della Legge, che è subito uscita da casa propria – dove era nel frattempo tornata per altri impegni – ed ha cercato la
Polizia locale per fornire i propri dati anagrafici. Dati che avrebbero comunque avuto, dato che questa mattina la persona in questione ed i Consiglieri comunali di Obiettivo Saronno si presenteranno al Comando della Polizia Locale per far verbalizzare la propria versione di quanto accaduto e capire da chi possa essere stato causato questo enorme pasticcio – di cui la Polizia Locale è stata di fatto l’ultimo anello della catena.

Vogliamo infatti continuare a pensare, in buona fede, che il tutto sia nato solo dalla ormai ben nota incapacità organizzativa di questa Amministrazione (è solo di pochi giorni fa la cancellazione last minute di una gara ciclistica – voluta a gran forza dalla stessa maggioranza- perché non si sapeva più gestire), ma questa vicenda non può non assumere per noi anche una rilevanza politica e soprattutto di deontologia professionale: ci chiediamo se possiamo continuare a considerare un paese normale quello in cui dei funzionari comunali si svegliano alla mattina e danno alla Polizia Locale la direttiva di far sloggiare, senza nessuna esigenza reale, una lista civica cittadina (con quattro consiglieri comunali votati dai saronnesi) che ha richiesto i permessi del caso con ampio anticipo nel pieno rispetto delle regole e della normativa vigente ottenendo l’autorizzazione all’occupazione di suolo con un atto formale firmato dalla Polizia locale. E perseverano nel farlo anche davanti alla palese inutilità di
quanto richiesto.

Rimaniamo per l’ennesima volta basiti davanti al pressapochismo con cui vengono organizzate manifestazioni importanti a Saronno. Sarebbe stato sufficiente – ma questo accade in un Comune organizzato, in cui gli uffici dialogano fra loro – che ci venisse
che nella domenica 11 non era possibile essere presenti con il gazebo perché gli spazi usuali erano già stati tutti assegnati alle associazioni o di proporre una chiara alternativa.

Gestire sempre tutto, improvvisando all’ultimo minuto e – ancora peggio – abusando de per mettere in difficoltà un’organizzazione civica fortemente invisa all’amministrazione del sindaco Airoldi e che si basa solo sulla forza di volontà e l’impegno dei propri iscritti e dei propri consiglieri comunali, dà tutto il senso di quanto in basso stia precipitando il comune di Saronno.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 12 Settembre 2022
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