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Guida agli investimenti: quali aspetti da conoscere prima di iniziare?

Investire è uno dei modi migliori per impiegare i soldi, in quanto consente di costruire una solida base finanziaria per l'avvenire

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Investire è uno dei modi migliori per impiegare i soldi, in quanto consente di costruire una solida base finanziaria per l’avvenire. Quello degli investimenti è però un mondo complesso che deve essere affrontato con cognizione di causa, per evitare di commettere pericolosi errori: l’esperienza è sicuramente importante ma di per sé non sufficiente senza le giuste basi teoriche.

Andiamo a vedere quindi i 10 aspetti da conoscere necessariamente per investire con cognizione di causa.

Capire qual è l’investimento da prendere in considerazione

Non c’è una strategia d’investimento valida universalmente: la composizione del portafoglio va determinata in base ai fattori che caratterizzano il caso concreto.

Ad esempio:

  • l’età;
  • il reddito;
  • gli obiettivi finanziari;
  • il livello di rischio che si è disposti a tollerare;
  • l’orizzonte temporale entro il quale si ha intenzione di operare;
  • la situazione famigliare.

Rischi e ritorni finanziari

Fra i fattori citati, c’è la tolleranza al rischio. Vediamo di approfondire. Prima di investire, bisogna essere consapevoli di quanto si è disposti a rischiare. Ogni forma di investimento implica un rischio: fatta eccezione per gli investimenti a capitale garantito, non si ha mai la garanzia di riuscire a preservare il proprio capitale o di ottenere dei ritorni finanziari accettabili.

Il livello di rischio e di conseguenza i ritorni finanziari che ci si può aspettare variano però di molto in base allo strumento finanziario che si prende in considerazione. Alcuni prodotti finanziari sono più rischiosi di altri. L’obiettivo finale dell’operazione di valutazione dei fattori citati è proprio questo: determinare qual è lo strumento finanziario più adatto, in base alla propria tolleranza al rischio e ai ritorni attesi.

Le caratteristiche dei vari strumenti finanziari

Per chi vuole investire, esistono al giorno d’oggi varie opportunità e diversi sono gli strumenti utilizzabili. Diversi sono anche i livelli di rischio. Andiamo a vedere, in breve, le caratteristiche degli strumenti finanziari più comuni.

Obbligazioni

Le obbligazioni sono strumenti più sicuri delle azioni. Questo perché l’obbligazionista non risente dell’andamento economico dell’azienda, finché questa è in grado di ripagare regolarmente gli interessi.

Si ha quindi il diritto, in ogni caso, al rimborso di capitale e al pagamento degli interessi alla scadenza.

CFD e trading

Il CDF trading è una forma più rischiosa di investimento rispetto a quelle precedentemente menzionate. Appartengono alla categoria dei derivati. In quanto tali consentono di ancorare il guadagno a un asset sottostante ma al contrario dei futures sono privi di scadenza.

Azioni

L’azionista risente direttamente dell’andamento dell’impresa: se questa non produce utili, allora egli non guadagna nulla.Il ritorno delle azioni è, però, come facilmente intuibile, maggiore rispetto a quello delle obbligazioni: a livello di rischio maggiore corrispondono potenziali guadagni più elevati.

Certificati di deposito

I certificati di deposito sono, a livello di rischio, analoghi alle obbligazioni. Consentono di vincolare una determinata somma di denaro per un certo periodo di tempo, ad esempio per 6 mesi o 1 anno, in cambio del diritto a riscuotere interessi periodici.

L’importanza del giusto tempismo

Nel mondo degli investimenti, due sono le caratteristiche fondamentali per avere successo: perseveranza e resilienza. Chi investe, deve tenere in considerazione i grandi schemi e i trend di lungo periodo. Questo perché le fluttuazioni del mercato sono molteplici, ma costituiscono spesso solo rumore di fondo, in quanto tale irrilevante in un’ottica di lungo periodo.

Tenersi aggiornati sugli sviluppi finanziari e macroeconomici

Per chi vuole investire autonomamente, tenersi costantemente aggiornato sugli sviluppi finanziari, economici e politici è fondamentale per capire quale strategia adottare, dove e come collocare le proprie risorse economiche.

Prendere come punto di riferimento un sito di borsa affidabile, come Borsa Inside, è la soluzione migliore per ottenere un flusso costante di informazioni aggiornate e veritiere.

Qual è la somma minima per investire?

Prima si inizia ad investire, meglio è, ma si consiglia di partire con un capitale minimo di almeno 5.000 euro. Sotto questa soglia, potrebbero ripagare di più altre forme di “investimento” diverse da quello finanziario, ad esempio in formazione.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 24 Gennaio 2022
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