Nati e morti, il processo delle piscine e il nuovo presidente della Svizzera nel podcast del 9 dicembre
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Le principali notizie di giovedì 9 dicembre
Tra nascite e decessi in provincia di Varese si è aperto un abisso
Nell’anno dell’esplosione della pandemia il divario tra le persone nate in provincia di Varese (già in calo da anni) e quello tra le persone decedute (già in crescita da anni) si è fatto drammatico con un saldo negativo di 5.817 persone.
Si tratta del doppio rispetto all’anno precedente e un abisso rispetto a dieci anni fa quando il saldo era addirittura positivo. Il dato di mortalità è un’anomalia eclatante dovuta all’impatto della pandemia, ed in particolare alla seconda ondata invernale che provocò un rialzo dei decessi del 27% rispetto alla media dei cinque anni precedenti. La dinamica della denatalità si presenta invece come strutturale se osserviamo i numeri dell’ultimo decennio. Anno dopo anno il calo del numero dei nuovi nati è stato inesorabile. Nel 2020 in provincia di Varese sono nate 2543 persone in meno di quante ne nascevano nel 2010.
Cresce l’incidenza dei nuovi contagi in provincia di Varese: superati i 230 casi
È ancora in crescita l’incidenza dei nuovi positivi in provincia di Varese. L’ultimo dato evidenzia una situazione preoccupante con 232 casi ogni 100.000 avanti.
I nuovi contagi emersi nella settimana tra il 3 e il 9 dicembre sono stati 2072 a fronte di 55.936 tamponi effettuati con un tasso di positività del 6,3%. Attualmente, nel Varesotto sono 3453 le persone contagiate contro le 2804 della scorsa settimana. La situazione epidemica sta peggiorando in tutta la Lombardia dove l’incidenza è di 167 casi ogni 100.000 abitanti mentre la scorsa settimana era sotto la soglia di guardia dei 150 casi.
Nel confronto con lo scorso anno, le curve pandemiche sono ormai sovrapponibili. Rimane ancora un ampio divario nel confronto sulle ospedalizzazioni: nello stesso periodo del 2020, nonostante la curva fosse ormai in fase discendente, l’occupazione dei letti era ancora notevolmente superiore alla situazione odierna.
Parte il processo per i lavori alle piscine della Schiranna
I lavori alle piscine della Schiranna effettuati fra il 2014 e il 2016 sono al centro del processo che si è aperto al Collegio di Varese dopo il rinvio a giudizio dell’allora amministratore unico di Aspem Reti Ciro Calemme accusato di “abuso d’ufficio“ e “turbata libertà di scelta del contraente“ assieme ad altri due imputati, l’imprenditore Matteo Sciretta e il tecnico Giacomo Battiston cui sono contestati il reato di “truffa” al primo e “falso”al secondo.
In aula è stato sentito il sindaco di Varese Davide Galimberti che ha risposto alle domande del pm Massimo Politi, della difese oltre che dal legale del Comune di Varese costituitosi parte civile.
La vicenda riguarda le spese ordinarie effettuate da Aspem Reti e che avrebbe dovuto invece sostenere il gestore del Lido Schiranna, e i lavori di manutenzione delle piscine che secondo la normativa dovevano essere assegnati con una gara d’appalto ma che furono divisi in più lotti ed eseguiti sempre alla stessa ditta.
Prossima udienza il 31 marzo
Ignazio Cassis eletto alla presidenza della Svizzera con 156 voti
Il nuovo presidente della Confederazione elvetica è il ticinese Ignazio Cassis. Cassis succede a Guy Parmelin ed entrerà in carica a partire dal 1 gennaio 2022: si tratta del quinto rappresentante del Canton Ticino e della Svizzera italiana a rivestire la carica di presidente della Svizzera. Prima di lui fu Flavio Cotti, presidente della Svizzera nel 1991 e nel 1998.
Cassis non è solo ticinese, ma addirittura di origini italiane, anzi luinesi: nato a Sessa nel Luganese, vanta però un padre originario di Luino e una madre della provincia di Verbano Cusio Ossola.
È morto Aldo Maria Carboni, una vita da fantino all’ippodromo di Varese
È morto Aldo Maria Carboni, aveva 54 anni e una vita da fantino legata a doppio filo all’ippodromo delle Bettole di Varese. Era da mesi che combatteva contro un tumore e tra una cura e l’altra non aveva mai smesso di lavorare con i suoi adorati cavalli alle Scuderie Olona.
In quasi quarant’anni di carriera Carboni ha vinto molto e lavorato con i migliori allenatori di galoppo tra cui Marco Gonnelli e Bruno Grizzetti.
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