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Pasquale, 82enne di Saronno ha donato un rene al figlio Francesco: “Spero sia da esempio ad altri”

La loro storia, raccontata in occasione della Giornata mondiale del rene, trasmette speranza e coraggio: «Con un rene si può vivere benissimo, non so perché ne abbiamo due - scherza il signor Pasquale -, forse in previsione di chi ne ha bisogno»

Generica 2020

È una storia di amore e di coraggio, quella di Pasquale Longo, 82enne residente a Saronno che lo scorso gennaio ha donato un rene al figlio Francesco, 53enne professore universitario, affetto da anni da glomerulonefrite, una malattia infiammatoria dei reni degenerativa.

Il trapianto di rene da vivente è stato eseguito all’ospedale Molinette di Torino. Dopo i necessari controlli per escludere complicanze, il professor Luigi Biancone, direttore della Nefrologia e Responsabile del Programma di Trapianto di Rene dell’ospedale torinese ha dato il via all’operazione.

Una scelta coraggiosa, quella del signor Longo, dettata dall’amore e dalla generosità: «Mio figlio aveva un’insufficienza renale che peggiorava anno dopo anno – racconta l’uomo -.  Dopo 12 anni è arrivato al limite estremo e avrebbe dovuto iniziare la dialisi, che abbassa notevolmente la qualità della vita. Per me è stata una cosa naturale, è una cosa che un genitore deve fare con il proprio figlio. Io sto benissimo, stavo bene prima e sono stato bene subito dopo l’intervento. Ovviamente abbiamo fatto delle cure post operatorie, io ho finito, mentre Francesco deve continuare ancora per un po’».

Che cosa vi siete detti dopo l’intervento? «Ci siamo rivisti e gli ho chiesto: «Come stai?». E lui: «Benissimo». E io gli ho risposto: «Anche io benissimo». Lui era contento, io ero felice. L’ho liberato di un grave problema, sono contentissimo».

Il desiderio del signor Longo è che anche altri possano compiere lo stesso passo: «In Italia ci sono 150 mila persone che hanno bisogno di trapianto. Donare un rene ad un estraneo, è una cosa da eroe, ma per un parente stretto, per un fratello, per una sorella, per un figlio è un obbligo morale, io la vedo così. Con un rene si può vivere benissimo, non so perché ne abbiamo due – conclude scherzando l’uomo -, forse in previsione di chi ne ha bisogno».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 13 Marzo 2021
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