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Saronno, ricognizione delle partecipate in consiglio comunale

L’assessore al Bilancio del Comune di Saronno Giulia Mazzoldi ha fatto il punto sulle società partecipate dall’amministrazione comunale

Giulia Mazzoldi

L’assessore al Bilancio del Comune di Saronno Giulia Mazzoldi ha fatto il punto sulle società partecipate dall’amministrazione comunale.

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie degli enti pubblici è stato introdotto dalla Legge 190/2014 al fine di assicurare il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato.

Il D.Lgs. 175 del 2016, all’art. 20, ha introdotto l’obbligo di ricognizione sistematica delle partecipazioni societarie con cadenza annuale, per mezzo di un’opportuna analisi dell’assetto complessivo, prevedendo:

– che gli enti non possano mantenere la partecipazione in società aventi per oggetto l’attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali – art. 4;

– che sia verificata l’insussistenza delle condizioni di criticità previste dall’art. 20, quali: società prive di dipendenti o con un numero di dipendenti inferiore al numero di amministratori, valore del fatturato inferiore a un milione di euro e risultato d’esercizio negativo per quattro esercizi su cinque;

– che in caso di attività di affidamento diretto dei servizi pubblici locali, siano verificate le ragioni di convenienza economica e di sostenibilità finanziaria – art. 5;

L’amministrazione deve porre in atto le procedure necessarie per la messa in liquidazione, la fusione per incorporazione o la dismissione delle partecipazioni in società che non rispondano a questi requisiti. In quest’ottica di razionalizzazione l’amministrazione comunale nel corso del 2017 ha attuato la ricognizione straordinaria delle società partecipate, come previsto dall’art. 24 del D.Lgs 175; successivamente, con cadenza annuale, ha adottato il processo di razionalizzazione annuale.

La revisione periodica oggetto dell’analisi riguarda le partecipazioni, dirette e indirette, possedute al 31.12.2019 nelle società: Saronno Servizi Spa, Sviluppo Edilizio Saronnese S.A. SESSA Srl, Lura Ambiente Spa, SSD Saronno Servizi Srl.

Risultano escluse da questa ricognizione i Consorzi e le Fondazioni, pertanto non sono compresi Consorzio Parco Lura, Fondazione Pasta e Fondazione Focris. Inoltre, nel corso del 2019, si è perfezionata la dismissione della quota di partecipazione del Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento.

Passando all’analisi delle singole società partecipate:

Saronno Servizi Spa, partecipazione diretta del 98,87%

La società rispetta tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

La cessione del ramo acquedotto, prevista per il 2020, avverrà nel corso del 2021. Il ramo d’azienda acquedotto genera 5,5 mln di euro di ricavi contro 4,9mln di euro di costi, oltre ai costi fissi del servizio pari a 300 mila euro, producendo un margine operativo lordo di 300 mila euro, prima dell’imputazione dei costi fissi di struttura che pesano sul ramo acquedotto per 200 mila euro. Anche in vista di tale dismissione la società si è attivata per ampliare le proprie attività con altri comuni del Saronnese, come operatore riconosciuto a livello provinciale per i servizi offerti nel settore tributi/parcheggi.

Lura Ambiente Spa, partecipazione diretta del 34,52%

La società presenta tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

Anche per Lura Ambiente la cessione dell’attività acquedotto alla società Alfa Srl avverrà nel corso del 2021.

Sessa Srl, partecipazione diretta del 62,02% e partecipazione indiretta tramite Saronno Servizi Spa che detiene il 2,048% di Sessa.

La società non rispetta due requisiti fondamentali previsti dal D. Lgs. 175: è priva di dipendenti (oggi è nominato un CdA che non percepisce alcun compenso), presenta un fatturato costantemente sotto il milione di euro.

Alla luce di queste caratteristiche l’amministrazione aveva disposto l’alienazione della partecipazione nel 2016, avviando le procedure finalizzate alla cessione della quota. La procedura di gara attivata nel 2017 aveva dato esito negativo, in quanto non erano pervenute offerte di acquisto.

L’Amministrazione comunale ha pertanto deciso, anche in coerenza con le scelte precedenti, di mantenere la quota di partecipazione, comunque di difficile alienazione, sostanzialmente basandosi sul fatto che la gestione di S.E.S.S.A. non presenta oneri particolari a carico del Comune e che la società presenta un equilibrio economico e finanziario, pur mantenendo il fatturato costantemente al di sotto del milione di euro; inoltre, trattandosi di una società immobiliare, il Comune utilizza gli alloggi per aiutare i cittadini con redditi bassi concedendo gli appartamenti a canoni agevolati. Tale scelta è oggi permessa anche grazie alla proroga al 31.12.2021 dell’obbligo di dismissione delle partecipazioni entro un anno dalla ricognizione delle stesse, proroga introdotta dalla legge di bilancio 2019 che permette di disapplicare l’art. 24 commi 4 e 5 D.Lgs 175/2016.

E’ tutt’ora in essere il contenzioso relativo all’azione di responsabilità nei confronti del consiglio di amministrazione di SESSA Srl, in relazione ai compensi anno 2016 e 2017 per 36mila euro. L’udienza, inizialmente prevista per il 18 giugno 2020, è stata rinviata al 31 marzo 2021.

SSD Saronno Servizi Srl, partecipazione indiretta tramite Saronno Servizi Spa che detiene il 100% della società sportiva dilettantistica.

La società presenta tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

Alla luce di quanto illustrato l’amministrazione esprime la volontà di mantenere tutte le partecipazioni possedute. Il voto del consiglio comunale è stato favorevole.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2020
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