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Lo sfogo di Miglino, prof ed ex assessore: “Spostamenti liberi, ma non si può andare a scuola”

La presa di posizione dell'ex assessore alla Cultura di Saronno, docente all'ITCS Zappa, con una lunga riflessione sui social: "Abbiamo fatto il possibile e sacrificato i nostri ragazzi. Intanto da domenica ci si potrà muovere liberamente, ma non si potrà andare a scuola"

Generica 2020

La scuola e i ragazzi: l’ex assessore alla Cultura di Saronno e docente dell’ITCS Zappa, Mariassunta Miglino, spiega la sua presa di posizione in merito alla mancata riapertura delle scuole superiori nonostante la Lombardia, da domenica, diventerà zona gialla. 

«Abbiamo fatto il possibile e sacrificato i nostri ragazzi. Intanto da domenica ci si potrà muovere liberamente, ma non si potrà andare a scuola»: Miglino si sfoga con una lunga riflessione sui social, che riportiamo di seguito.

Non si può seminare in un terreno diventato sterile, sassoso e arido.

Non si può continuare a cercare l’acqua senza scavare pozzi profondi. Noi insegnanti continuiamo da mesi a lavorare in emergenza, ad adottare strategie e nuovi mezzi informatici così come l’improvviso lockdown di marzo ci ha imposto di fare.

E siamo diventati bravi, e abbiamo studiato nuovi metodi e scoperto nuove didattiche.

A ottobre ci hanno chiesto di provarci nuovamente e nuovamente ci siamo impegnati.. Ma intanto i nostri ragazzi sono sempre più soli, sono diventati più tristi e muti. Le ore di lezione, dopo l’appello, sono sempre più silenziose..

Non più in presenza abbiamo perso i loro sguardi, i loro sorrisi e il loro trambusto. Nessuna risata, nessuna parola di troppo, nessuna interruzione e nessuna interazione. Solo silenzio.

Anche i “non ho capito “, “può rispiegarmi l’ultimo passaggio “… non interrompono più la lezione. I collegamenti video spesso “saltano”.. il microfono non va e la colpa non é di nessuno.. I compiti da correggere sono un’impresa, quelli da svolgere in classe spesso una presa in giro..

Ci attrezziamo con nuove e sottili strategie per cercare in tutti i modi di dare un voto obiettivo, studiamo modalità da fine controllore, come se questa fosse didattica. Come se questo fosse il problema.

Senza capire che ormai i nostri ragazzi hanno perso l’entusiasmo, che pur nel primo periodo li spingeva ad andare avanti , se non altro hanno perduto curiosità e passione.

In silenzio ci ascoltano e rispondono con sempre più fatica. I loro sguardi non incontrano i nostri. Non si riesce a incoraggiare, non si intessono relazioni. Non ci si sostiene a vicenda, non ci sono gli abbracci e il conforto.

A volte il microfono spento e la telecamera disattivata non ci permettono di accorgerci se ci sono o sono andati via in un’altra stanza o sul divano ad ascoltare musica.. che forse é la sola a consolare o ad attutire il dolore dell’anima.

Abbiamo sacrificato i nostri ragazzi e la loro gioventù immolandoli sull’altare della “giusta causa”. Ci sarà tempo per capire le responsabilità e le conseguenze di tutte le decisioni prese e di quelle non prese..

… intanto da domenica siamo in zonagialla: ci si potrà muoversi liberamente, da un comune all’altro, da una regione all’altra, ma non venire a scuola.

Fine di una storia triste.

Mariassunta Miglino

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 10 Dicembre 2020
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