Rischiano di perdere il proprio posto di lavoro sei autisti dell’azienda Origlass di Origgio, alcuni dei quali prossimi alla pensione.

L’impresa, che fa capo al gruppo Belron Italia, avrebbe infatti contattato recentemente in videoconferenza i lavoratori invitandoli a firmare un documento in cui dichiarano la propria volontà a cessare il rapporto lavorativo. In cambio sarebbe stato offerto loro un accordo di buona uscita: un bonus da mille a tre mila euro e la corrispondenza di quattordici mensilità per chi ha un’anzianità inferiore ai quattro anni o di venti mensilità per coloro che hanno un’anzianità superiore ai quattro anni.

Gli autisti hanno tempo fino al 15 novembre per accettare la proposta dell’azienda: «È stata raggiunta un’intesa a livello nazionale in cui c’è un accordo su un incentivo all’esodo per tutta la platea dell’azienda Belron, sembrerebbe però che ad Origgio la proposta sia stata fatta non a tutti i lavoratori della Origlass, ma quasi esclusivamente agli autisti di Belron», spiega Livio Muratore, sindacalista della Cgil Varese che nella mattinata di martedì 10 novembre ha incontrato alcuni degli autisti coinvolti nella vicenda.

«Ho spiegato loro che non devono sentirsi obbligati ad accettare questo incentivo all’esodo perché è su base esclusivamente volontaria – spiega il sindacalista –; nel caso in cui l’azienda decidesse di esternalizzare il servizio, dovrà procedere con un trasferimento di ramo d’azienda, garantendo quindi tutti i passaggi che la legge prevede, con annessi tutti i diritti per i lavoratori».