È ripresa nella serata di lunedì 11 ottobre l’attività culturale dell’associazione Paolo Maruti di Saronno, sospesa durante la primavera per le misure di quarantena.

Ad aprire la rassegna è stato l’evento “Il diavolo: realtà e fictio in Dante” del ciclo Dante secondo Dante, presentato all’auditorium Aldo Moro di viale Santuario.

Il relatore, prof Vittorio Cozzoli, ha parlato della figura del diavolo nella Divina Commedia, nella sua realtà e nella fictio (figurazione) di cui Dante si serve per poterlo incontrare.

L’allegoria che presenta Cozzoli però non si limita ai riferimenti storiografici coi allude la Dantotologia accademica, ma va oltre, “indi in là” ha citato più volte il professore, proponendo all’ascoltatore uno sviluppo verticale dell’allegoria, partendo dal corpo “la selva”, passando attraverso l’anima per arrivare allo spirito, proprio dell’uomo e del divino.

L’opera è rivisitata come il viaggio di un Dante ormai maturo attraverso sé stesso, alla ricerca di una verità trascendente. La relazione è durata poco più di un’ora: è stato quindi dedicato spazio alle domande del pubblico.

Il prossimo appuntamento con il prof. Cozzoli è per domenica 8 novembre, sempre all’auditorium Aldo Moro di Saronno, con l’evento “L’escatologia intermedia: il purgatorio di Dante”.

Il relatore:
prof. Vittorio Cozzoli, poeta e commentatore di Dante. Laurea all’Università Cattolica di Milano.  Vive a Cremona. Nel 1999 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi pienamente al proprio lavoro di scrittura. Ha pubblicato diversi libri di Poesia ed è presente in varie antologie. Tra i suoi lavori danteschi: Il Dante anagogico – Dalla fenomenologia mistica alla poesia anagogica (1993); Il viaggio anagogico – Dante tra viaggio sciamanico e viaggio carismatico (1997); Ubi amor ibi oculus – La profezia della poesia – Gli occhi di Beatrice (2005); La guida delle guide. Dante secondo Dante (2007); Omaggio a Vincenzo Placella per i suoi settant’anni (2004, 2005, 2011); Il fondamento della polisemia dantesca (2002-2009). Ha partecipato, sia per la poesia che per il lavoro dantesco, a trasmissioni Rai. Sue poesie sono state tradotte all’estero