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Lignano (PD Saronno): “No al Referendum del 20 e 21 settembre”

Un appello per il No al Referendum Costituzionale del 20 e 21 settembre di Ferdinando Lignano, membro del direttivo PD Saronno, già presidente cittadino del comitato per il Si al Referendum Costituzionale del 2016

Generico 2018

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Ferdinando Lignano. Membro del direttivo PD Saronno, già presidente cittadino del comitato per il Si al Referendum Costituzionale del 2016, Lignano rivolge un appello per il No al Referendum Costituzionale del 20 e 21 settembre.

Per quanto l’attenzione dei miei concittadini sia assorbita dalle imminenti elezioni del sindaco e del consiglio comunale, desidero richiamare la loro attenzione sull’opportunità di votare NO al Referendum Costituzionale,  che si svolgerà contemporaneamente alle elezioni comunali.

Sono convinto che questa riforma sia sostanzialmente sbagliata, nata sull’onda di un sentimento sostanzialmente anti politico che, al di là della pura riduzione del numero dei parlamentari, non modifica nulla dell’attuale sistema di funzionamento del nostro sistema camerale, generando inoltre una ulteriore penalizzazione per i partiti minori, la cui rappresentatività verrebbe ulteriormente ridimensionata, nonostante la tendenza del nostro sistema politico ad un ritorno del sistema proporzionale a svantaggio di quello maggioritario.

Come ho sostenuto convintamente nel 2016, la Costituzione può essere riformata, e modificata, privilegiatamente  nella direzione del superamento del bicameralismo paritario, ed in conseguenza di ciò potrebbe avere un senso la riduzione del numero dei parlamentari, ma non è certo questo il risultato della modifica costituzionale sulla quale ci apprestiamo a esprimere il nostro giudizio.

Al di là di un irrisorio risparmio, non vedo provenire alcun beneficio da quanto ci viene sottoposto, e personalmente ho sempre sostenuto che i cosidetti “costi della politica” non siano certo quelli necessari a garantire la adeguata remunerazione di una classe politica preparata e indipendente dai molti occulti poteri che, anche in conseguenza di questa riforma, sostanzialmente una ulteriore delegittimazione della politica, acquisirebbero un maggiore controllo.

In definitiva ritengo questa riforma solo l’ennesima concessione ad un pericoloso populismo e l’argomento utilizzato da alcuni miei compagni di partito che invitano a votare SI per non lasciare il monopolio del taglio dei parlamentari ai populisti mi sembra francamente, per usare le “forbite”parole del Senatore Tommaso Nannicini pronunciate qualche giorno fa, “una solenne minchiata”. Buon Voto!

Nando Lignano
Membro del direttivo PD Saronno, già presidente cittadino del comitato per il Si al referendum costituzionale del 2016.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 09 Settembre 2020
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