Coronavirus: il tasso di contagio nel Varesotto è stato dello 0,45%. Il comune più colpito Cocquio Trevisago
I dati, da inizio pandemia, indicano che i comuni con il maggior numero di casi sono quelli con le residenze per anziani più colpite. Ritorna positivo il saldo tra nuovi ricoveri e guarigioni
È Cocquio Trevisago, il comune che ha avuto la più alta incidenza di casi in provincia di Varese. Il tasso di contagio è stato del 2,72%. La concentrazione di positivi è nota sin dall’aprile scorso, quando il sindaco Danilo Centrella aveva lanciato l’allarme e sottoposto tutta la popolazione, su base volontaria, a screening sierologico. I numeri maggiori erano stati registrati all’interno della residenza domiciliare per disabili Sacra Famiglia, i casi totali nel comune sono, al momento 129.
L’alta incidenza all’interno della RSA locale è la ragione abche del secondo posto in questa graduatoria di contagi in rapporto alla popolazione residente. Con un tasso del 2,48% c’è Laveno Mombello dove la diffusione all’interno della RSA Menotti Bassani hanno contribuito a elevare il tasso.
Sempre legati alle strutture residenziali ci sono i casi di Cuvio e Viggiù, rispettivamente al terzo e quarto posto con il tasso di 1,92% e 1,50% e i contagi a 32 e 79. Con 89 casi c’è poi Gorla Minore e il tasso dell’1,06%.
Tutti gli altri comuni sono sotto l’1%: Malnate con 162 casi è allo 0,97%, Gavirate con 83 casi è allo 0,89% Vergiate con 63 casi è allo 0,72% e Tradate con 127 casi e il tasso di incidenza dello 0,67%. Saronno è il primo grosso centro abitato che risulta al decimo posto di questa graduatoria con 243 casi e il tasso di contagio dello 0,62%.
I dati globali, aggiornati al 6 agosto, evidenziano che in provincia di Varese ci sono stati 4020 casi dall’inizio della pandemia con un tasso di contagio medio dello 0,45%. I decessi sono stati 579.
A livello regionale, nelle ultime due settimane è ripresa l’attività di ricovero: era da aprile che il bilancio della settimana tra nuovi ricoveri e dimissioni per guarigione non era positivo. Dalla scorsa settimana, la variazione è stata di 6 casi mentre in questi ultimi giorni ci sono stati 12 casi in più.
La lettura dei dati non deve dimenticare l’elevato numero di ricoveri durante i momenti più critici della pandemia, un elevato numero di dementi che è andato quasi esaurendosi dal giugno scorso. Oggi di ricoverati pregressi ce ne sono pochi e il segno positivo tra nuovi ricoveri e dimessi risente di questo dato.
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