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Cislago, la scuola dell’infanzia Sacra Famiglia chiarisce la lettera inviata alle famiglie

Il coordinatore della struttura don Luigi Turconi esplicita l'intento della missiva inviata recentemente dalla scuola alle famiglie

Amici dell'Infanzia Cislago

Nei giorni scorsi diversi genitori dei bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia Paritaria Sacra Famiglia di Cislago hanno lamentato sui gruppi Facebook del paese di aver ricevuto dalla struttura una richiesta di conferma dell’iscrizione per l’anno scolastico 2020/2021. Ciò che ha sollevato i malumori dei genitori è che la lettera avvisa le famiglie che la scuola applicherà una lievitazione delle rette conseguente alla necessità di ampliare il proprio organico per rispettare le normative ministeriali vigenti, senza però specificare di quanto.

A placare gli animi interviene su nostra sollecitazione il coordinatore della struttura don Luigi Turconi, che esplicita l’intento della missiva inviata dalla scuola. «In base al numero dei bambini iscritti dovremo istituire delle classi in più rispetto a quelle dello scorso anno e questo comporterà per noi delle spese aggiuntive – spiega don Luigi – La lievitazione sarà certamente meno dolorosa possibile per le famiglie, perché anche loro come tutti hanno risentito di questa situazione pandemica e perché la politica di questa scuola è sempre stata quella di offrire il meglio al minor costo possibile. Non siamo un’azienda, siamo una realtà educativa che offre un servizio credo dignitoso alla popolazione e vorremmo continuare in questa logica».

Al momento la scuola non è in grado di stabilire esattamente di quanto lieviterà la retta per le famiglie perché le variabili con cui la struttura deve fare i conti sono diverse: dal contributo aggiuntivo che eventualmente darà la Parrocchia, alle risorse aggiuntive che eventualmente arriveranno dal Comune, dalla Regione e dalla Provincia. «Tutti hanno promesso qualcosa – spiega il coordinatore – ma nessuno ha ancora esplicitato la cifra».

Quello che è certo è che l’applicazione dei piani ministeriali comporterà per la scuola un aumento del personale e dunque delle spese. Da qui la necessità di avere un numero indicativo degli iscritti: «La lettera inviata ai genitori non voleva essere un diktat – continua il responsabile –  ma è solo una richiesta di informazioni per sapere quanti bambini confermano l’iscrizione, in modo poi da andare al tavolo delle trattative con un numero almeno indicativo degli iscritti. Non c’è quindi nessun imperativo categorico, ma c’è la volontà di chiarirsi insieme, per non creare polemiche maldestre e inutili».

Il coordinatore della struttura ha poi concluso: «Non è nella logica della scuola ragionare con le famiglie in termini di contrasto. Le variabili che ho menzionato al momento non permettono di dire quanto sarà in più la retta. L’aumento seguirà la logica del minor danno possibile per le famiglie perché non siamo un’azienda, ma una comunità che lavora per la crescita dei bambini, futuri cittadini del domani».

 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 08 Luglio 2020
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