Il 14 settembre si torna a scuola: il distanziamento verrà calcolato tra le bocche
La data è stata annunciata dopo l'accordo nella Conferenza Stato Regioni. La didattica in aula sarà preferita. Previsti distanziamenti e test sierologici a campione
In classe dal 14 settembre. L’accordo sul primo giorno è stato raggiunto durante la Conferenza Stato Regioni. Chi dovrà recuperare “gli apprendimenti” dell’anno che si è appena concluso, si presenterà già dal primo.
La bozza concordata sulle linee guida prevede lo distanziamento fisico: “Inteso come un metro fra le rime buccali degli alunni ( le bocche), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”. È stato stanziato 1 miliardo di euro aggiuntivo per la scuola.
A livello locale verranno istituite “Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze” per discutere di spazi, arredi, edilizia che permettono soluzioni in sicurezza con le risorse disponibili.
Alcune delle cose dette dal ministro Azzolina:
È stato elaborato un software che calcola le dimensioni delle aule e gli spazi a disposizione e verranno eseguiti lavori sugli edifici e formazione sugli operatori, sugli insegnanti. Gli studenti verranno “portati fuori” dalle aule in un’ottica di scuola nuova, con la partecipazione di musei, edifici storici, parchi. Servono più spazi, più organico. Non sono stati effettuati tagli e verranno effettuate assunzioni, cresceranno gli stipendi di 80/100 euro del personale docente, tramite concorso verranno immesse in ruolo migliaia di persone. Si lavorerà sugli ambienti di studio, che non potranno più essere quelli “soliti”, ma dovranno essere più moderni e aggiornati. Ci sarà flessibilità negli orari, le classi non verranno sdoppiate a meno di classi troppo numerose (no alle classi pollaio) e non ci saranno differenziazioni di lezioni in presenza o a casa: ci saranno ingressi scaglionati, per evitare assembramenti. Le famiglie vanno ringraziate per lo sforzo fatto in questi mesi, penso ai bambini più piccoli, della scuola dell’infanzia, delle primarie, i disabili: a loro daremo maggiore attenzione. Dal 1 luglio comincerò a girare scuola per scuola in tutto il Paese per monitorare e aiutare in modo che a settembre la scuola parta. È una sfida, la vogliamo vincere.
La didattica in presenza sarà comunque preferita mentre quella a distanza verrà considerata residuale. Gli ingressi saranno scaglionati e saranno attuato screening e test a campione per i professori, studenti e tutti gli operatori della scuola.
Sulla questione mascherine, la decisione verrà presa in base alle condizioni epidemiologiche
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