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“Ospedale di Saronno ricco di grandi professionalità, il ritorno alla normalità sarà graduale”

Intervista al direttore generale dell'Asst Valle Olona Eugenio Porfido: la situazione attuale, il ripristino dei reparti, il futuro e i nodi da sciogliere, oltre al ruolo fondamentale dell'ospedale di Saronno nel gestire l'emergenza Covid

Ospedale di Saronno

«L’ospedale di Saronno ha dimostrato di avere tantissimi professionisti di valore. Il piano per il ritorno alla normalità è stato predisposto, ci sono progetti di investimenti, ristrutturazioni e sistemazioni della struttura per cui ipotesi diverse da un rilancio dell’Ospedale di Saronno sono solo chiacchiere».

È chiaro il direttore generale dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido nel delineare le linee guida per il futuro dell’ospedale saronnese, reduce da un’emergenza Covid non ancora terminata del tutto e con prospettive di rilancio già delineate.

LA SITUAZIONE ATTUALE E IL RITORNO ALLA NORMALITÀ – «L’attività riprenderà, per arrivare ad un ritorno alla normalità graduale. Abbiamo ancora una quarantina di pazienti ricoverati con sintomi o positivi al Covid, in via di guarigione – spiega Porfido -. Via via che si liberano i letti, si procede alla sanificazione e i reparti tornano alle loro funzioni. Con due paletti da tener presenti: l’attività riprende al 70% in via precauzionale, poichè ci tuteliamo nel caso di un ritorno dell’emergenza; e c’è un piano ferie definito con i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori per dare respiro a chi in questi mesi è stato in prima linea per combattere il virus».

IL NODO DEL POLO MATERNO INFANTILE – Per quanto riguarda il polo materno infantile, l’ospedale di Saronno, come altre strutture a livello nazionale, sconta una carenza di personale che ne limita il ritorno alla piena attività: «Per il momento viene confermato l’accorpamento con Busto Arsizio, sperando di poter colmare nel prossimo futuro con nuove assunzioni i posti vacanti – spiega il direttore generale dell’Asst Valle Olona -. Nel frattempo abbiamo un progetto che mira allo sviluppo dell’ostetricia sul territorio, con il potenziamento dei consultori e della figura dell’ostetrica di famiglia, che possa accompagnare e affiancare pre e post parto le mamme (e i papà) che affrontano questa bellissima avventura».

IL COVID E IL RUOLO DELL’OSPEDALE DI SARONNO – «I mesi di emergenza Covid hanno dimostrato il valore del personale dell’ospedale di Saronno, come di ogni altra struttura in Lombardia – prosegue Porfido -. Ogni ospedale ha svolto un ruolo diverso, Busto Arsizio è stato l’hub per le sue funzioni e per le sue peculiarità, Gallarate ha mantenuto le funzioni e le attività di ricovero e diagnosi, Saronno ha svolto una funzione chiave per via della sua posizione, della prossimità con la Città Metropolitana: le ipotesi di una possibile esplosione dell’emergenza, che fortunatamente non c’è stata, hanno indirizzato a prendere questo tipo di scelte e Saronno ha svolto il proprio compito in maniera egregia. Tutti gli operatori hanno dimostrato una professionalità e un’abnegazione encomiabili nella cura dei pazienti. Credo che quanto fatto in questi mesi possa essere un volano positivo per tutto l’ospedale: le vicende giudiziarie dalle quali si arrivava le conosciamo tutti (sull’ultima operazione di carabinieri e Guardia di Finanza, partita da una segnalazione della Asst Valle Olona, Porfido si limita a commentare che si tratta di una «vicenda di discutibile umanità»), l’aver dimostrato di essere una struttura all’avanguardia, con personale capace di mettere in campo un lavoro di squadra di grandissima intensità può dare nuovo slancio a Saronno».

IL FUTURO – In molti nelle ultime settimane chiedono lumi sul futuro dell’ospedale di Saronno: «Io sono qui da due anni e il mio incarico durerà altri tre. Ogni giorno mi chiedono del futuro dell’ospedale di Saronno. Posso solo mettere in campo quello che abbiamo fatto e che faremo: investimenti, nuovi macchinari, nuove apparecchiature, progetti per ristrutturare il pronto soccorso, un nuovo piano anti incendio – chiosa Porfido -. Mi sembrano piani di rilancio. Le voci su possibili chiusure mi sembrano solo chiacchiere che sminuiscono il lavoro egregio fatto finora da tutto il personale. Finchè io sarò qui, l’ospedale di Saronno posso assicurare che non chiuderà, anzi: c’è l’impegno concreto per un suo rilancio».

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it
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Pubblicato il 06 Giugno 2020
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