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Calcio: stop ai campionati, le reazioni delle società

Ufficiale la sospensione definitiva dei campionati dilettantistici dopo il Consiglio Federale del pomeriggio. Le reazioni a caldo delle società del territorio

Generico 2018

E’ ufficialmente chiusa la stagione di calcio 2019/2020 dei dilettanti.

Nel pomeriggio il Consiglio della Figc ha decretato la chiusura di tutti campionati dilettantistici nazionali, regionali e provinciali, dalla Serie D alla Terza Categoria. Proseguono invece i professionisti: Serie A, B e Lega Pro dovranno terminare i loro campionati entro il 20 agosto.

Il calcio dilettante dunque si ferma, mentre restano ancora da delineare le decisioni per quanto riguarda promozioni e retrocessioni, decisioni che saranno prese nel prossimo Consiglio Federale in programma. La decisione era nell’aria e parevano esserci pochi dubbi sulla sospensione definitiva, anche se il comunicato ufficiale della Figc che scioglie ogni dubbio è stato diramato soltanto oggi.

Tra le prime reazioni a caldo delle società calcistiche del territorio, quella dell’US Uboldese, squadra consolidata da anni nel campionato di Promozione e che chiude il girone A a metà classifica, e dell’AC Ardor Lazzate, club del girone A di Eccellenza con buone prospettive, che termina il suo campionato a soli 3 punti dalla zona play-off.

La linea sembra essere comune: la scelta era inevitabile.

«Decisione corretta, non vedo altre soluzioni – chiosa l’allenatore dell’Uboldese Alberto Maestroni -. Sarebbe stato assurdo solo il pensiero di andare avanti. Per quanto riguarda le conseguenze legate a promozioni e retrocessioni, quello è un discorso a parte che andrà sicuramente affrontato, anche se non ci riguarda direttamente. Ma sullo stop anticipato del campionato stavamo solo aspettando l’ufficialità».

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore sportivo dell’Ardor Lazzate, Marco Proserpio: «Purtroppo avevo già previsto questa decisione due mesi e mezzo fa, all’inizio dell’emergenza, dal giorno dopo in cui è stato bloccato il campionato. Oggi è arrivata la conferma ufficiale: probabilmente in un primo momento nessuno avrebbe pensato a questa situazione, ma a livello personale ero già certo e consapevole che si sarebbe arrivati a questa decisione, e ora anche i nostri calciatori realizzeranno. Non poteva essere altrimenti, è una scelta più che giusta: prima dello sport viene la salute, anche se siamo appassionati di calcio, ma le priorità sono altre. L’interruzione della stagione era scontata, e allo stesso modo posso dire che anche una ripartenza in tempi normali, a settembre, potrebbe essere piuttosto difficile. Potremmo trovarci a dover iniziare i campionati un pò più in là, non prima di novembre, anche se ovviamente la speranza è quella di ripartire a settembre. Ma attendiamo gli sviluppi».

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Pubblicato il 20 Maggio 2020
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