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Olimpiadi, le azzurre del Saronno Softball : “Rinvio inevitabile, torneremo più forti di prima”

Sono ben sei le atlete della Saronno Softball in lizza per staccare il pass per Tokyo 2020: tutto rinviato al 2021, con l'ufficialità dello slittamento delle Olimpiadi

softball nazionale italiana

Sono ben sei le atlete della Saronno Softball pronte a giocarsi il posto per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Le atlete saronnesi, infatti, fanno parte del gruppo azzurro di preselezione da cui il commissario tecnico avrebbe scelto, a luglio, le componenti della nazionale olimpica di softball, stilando le convocazioni ufficiali.

Un rinvio storico, quello ufficializzato dal CIO, perché mai prima d’ora la manifestazione a cinque cerchi era stata “rimandata”. Tra i boicottaggi degli anni 70′ e 80′ e le cancellazioni del 1916, 1940 e 1944 a causa delle guerre mondiali, le Olimpiadi non erano finora mai slittate di un anno.

Una decisione dolorosa, ma doverosa allo stesso tempo, come confermato nel pomeriggio di ieri dal presidente FIBS, Federazione Italiana Baseball Softball, Andrea Marcon: «Il rispetto della salute prima di tutto, e, in seconda battuta, dei sacrifici degli atleti sono priorità imprescindibili: per tanti è l’appuntamento di una vita ed è giusto consentire loro di arrivarci al meglio delle condizioni possibili, coi tempi e la cura dei dettagli indispensabili».

Una decisione che colpisce anche la Saronno Softball, eccellenza sportiva della città degli amaretti, la cui squadra di punta milita in Serie A1: «In generale, le nostre ragazze sono sollevate dalla decisione del CIO, e vedono come priorità oggi la salute e la lotta al virus. Interpretano questo rinvio come una opportunità per prepararsi meglio e diventare ancora più forti», spiega Giorgia Brambilla, responsabile comunicazione della società.

Tra le sei atlete pronte a giocarsi il posto per Tokyo 2020, c’è chi aveva deciso di prendersi un anno sabbatico tra la fine del liceo e l’inizio dell’università, per focalizzarsi sulle Olimpiadi. E’ il caso di Alessandra Rotondo, una delle più giovani sia della squadra di Serie A che della Nazionale; nonostante le rinunce, Alessandra è serena e vive il rinvio come una opportunità per prepararsi al meglio: «Subito dopo aver letto la decisione di posticipare le Olimpiadi nel 2021, sinceramente mi sono sentita felice della scelta che è stata presa. La situazione che stiamo vivendo attualmente è una delle più difficili che abbiamo mai dovuto affrontare: abbiamo bisogno di prenderci questo tempo per apprezzare ció che abbiamo. Lo sport ci sarà sempre, e noi torneremo presto a giocare e combattere ancora una volta.».

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Valeria Bettinsoli, che vive in una delle zone più colpite, in provincia di Brescia, e che vede questo rinvio come un’occasione: «Posticipare le Olimpiadi è stata un scelta corretta. E’ giusto così, perché la salute deve essere messa al primo posto. Il rinvio delle Olimpiadi non deve farci perdere l’entusiasmo, ma, al contrario, deve essere per noi un motivo per avere ancora più forza e stimoli per prepararci al meglio, sia tecnicamente che fisicamente. Inoltre, avremo più tempo per allenarci con tutta la squadra. In questo periodo è importante rispettare le regole e le disposizioni che ci vengono date, per uscire il prima possibili da questa situazione e per poter tornare sul campo».

Tornare più forti di prima è il pensiero positivo di Fabrizia Marrone: «Il rinvio è la scelta giusta per tutelare la salute di tutti. Sale il dispiacere e l’amarezza per i sacrifici fatti fino ad oggi, ma riesco a trovare in tutto ciò del positivo, ovvero un altro anno di esperienza, sacrifici e allenamenti. Torneremo più forti di prima: rispettiamo le regole e presto saremo in campo».

«La partita più importante da vincere è ora quella contro il Covid-19», ha spiegato Alice Nicolini, pilastro della squadra: «Posticipare le olimpiadi di un anno è stata la cosa migliore per tutti, ma questa scelta non deve demoralizzarci: avremo più tempo per allenarci e per arrivare più preparate, sia tecnicamente che fisicamente».

Lo stop prolungato a causa dell’emergenza sarebbe stato di difficile gestione in vista dei Giochi, come spiega Laura Vigna, new entry della Saronno Softball: «Per come sta progredendo la situazione dell’emergenza, questa era la soluzione migliore, soprattutto alla luce del fatto che siamo ferme da ormai oltre un mese con gli allenamenti. Spostare i Giochi è stata la scelta giusta anche nel rispetto della preparazione degli atleti: sarebbe stato difficile riprendere e tornare al top in vista di questa estate dopo uno stop così lungo».

Infine, il commento di Giulia Longhi, capitano dalla Inox TEAM Saronno e terza base titolare della Nazionale: «Sono d’accordo con la scelta del CIO di rimandare le Olimpiadi. Senza dubbio è la scelta migliore. La salute prima di tutto. Ora è importante rispettare le regole e rimanere a casa con la nostra famiglia. Tokyo è solo un appuntamento rimandato.  Il lato “positivo” è che abbiamo un anno in più per continuare a trasformare il nostro fisico, per diventare più forti, veloci, potenti. Abbiamo un anno in più per continuare a maturare mentalmente. Lavoreremo ancora più duramente di prima. Senza dubbio ora avremo una motivazione in più per rappresentare al meglio il nostro paese alle prossime Olimpiadi 2021»

Ad esprimersi, aggiungendo considerazioni di merito sui prossimi campionati, anche il presidente della Saronno Softball Piero Bonetti: «Grazie, grazie a tutte le donne e agli uomini che con grandissimo senso civico e sprezzanti del pericolo ci stanno consentendo di vivere. Mi e’ molto difficile fare delle considerazioni o previsioni. Il nostro sport è anche legato all’economia. La capacità di ritorno alla normalità, ricominciare ad allenarsi e lo stare insieme richiederà un po’ di tempo. Credo che comunque un confronto con tutte le Società sarà d’obbligo. Confido che a tutti sia ben chiaro che cosa sta accadendo tuttora e che bisognerà aspettare i prossimi eventi per prendere delle decisioni sulla nostra stagione agonistica. Si farà quello che si riuscirà e che sarà giusto fare».

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Pubblicato il 26 Marzo 2020
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