Sono partiti con il fabbricare gratuitamente dodici mascherine per i dipendenti di un supermercato locale, che ne erano sprovvisti. Da lì una pioggia di richieste da diverse parti della comunità.

Cristina e Kamal hanno un piccolo negozio di sartoria in centro a Cislago, specializzato nella realizzazione di abiti da sposa, aperto 10 anni fa con tanti sacrifici. Hanno chiuso il negozio ed il relativo laboratorio lo scorso 11 marzo, in ottemperanza alle misure ministeriali e per tutelare la salute dei propri dipendenti. Non riuscendo a trovare mascherine, Cristina ha provato a cucirne una con il materiale che aveva a casa: «Da lì ha iniziato a farne una per i suoi, per mia mamma, per i vicini, e piano piano abbiamo iniziato a dare una mano a tutti visto che non si trovano» spiega il marito Kamal. Sono arrivate quindi poi le mascherine per la Protezione civile, per i Carabinieri e per i dipendenti dell’altro supermercato locale. «Vedere la gente sorridere quando gliele consegni non ha prezzo – commenta Cristina – non vogliamo pubblicità, stiamo semplicemente cercando di aiutare la gente del nostro paese».

Questo piccolo gesto di solidarietà si è poi unito a quello di altri cittadini che hanno procurato il materiale con cui poter continuare a realizzare le mascherine fatte in casa. «Un grandissimo esempio di solidarietà, collaborazione e altruismo che mi rendono orgogliosa di essere una cittadina di Cislago» scrive Marzia Campanella, assessore alla Cultura e all’Istruzione del paese.