Mauro Rotondi ricorda Augusto Reina, patron della Illva
Mauro Rotondi, del direttivo saronnese del Pd e candidato alle Regionali Pd 2018 traccia un ricordo di Augusto Reina
Mauro Rotondi, del direttivo saronnese del Pd e candidato alle Regionali Pd 2018 traccia un ricordo di Augusto Reina
“Con la sua operosa esistenza ha costruito un mondo permeato di generosità e di intelligenza. Ha suscitato fiducia nelle qualità migliori del’uomo”
E’ il messaggio della famiglia Reina scritto sui manifesti funebri per l’addio di Augusto. Poche parole ma significative per descrivere il loro caro.
Augusto è stato un innovatore, mai fermo e in costante ricerca. Un saronnese Docg, diSaronno come il marchio inconfondibile del suo liquore. Grazie all’Amaretto, Saronno è conosciuta in ogni angolo del mondo. Da imprenditore è stato uno dei simboli di quella gloriosa Saronno industriale e laboriosa, luogo di eccellenze dell’Italia in un passato che visto ora sa tanto di età dell’oro. Deangeli Frua, Cantoni , Lus, Lesa , Isotta Fraschini, Fimi Phonola, Lazzaroni e tante altre aziende con anche l’indotto , oltre ovviamente ad Illva. In questo passato ben descritto al Museo delle Industrie, Saronno era piena di tute blu, fiore all’occhiello di un’Italia operosa e innovativa. Qualcuno definiva Saronno la Manchester d’Italia, ma forse era Manchester la Saronno d’Inghilterra .
Per Augusto Reina tutto era partito in via Toti a Saronno, sede iniziale dell’ILLVA, l’azienda di famiglia. Dopo aver preso le redini dell’azienda Augusto ha semplicemente innestato il turbo e fatto la differenza conquistando il mondo: nuovi mercati aperti per il mondo, fatturati da capogiro e il lavoro dato a tantissime persone. Girava il mondo ma appena poteva tornava a Saronno, la sua città amata, luogo degli affetti e degli amici dove scherzava con tutti al Bar o infondendo il suo contagioso ottimismo senza far mai pesare la sua grandezza. Tanto ordinario però Augusto non lo era, rendeva facili le cose difficili ma sempre con il passo lungo come la gamba. Impressionante la crescita del gruppo Ilva in questi anni: c’era la crisi, roba da consigliare voli bassi e crogiolarsi nell’agio. Augusto invece la crisi l’ ha aggredita come pochi, investendo nell’economia reale fino a diventare con ILLVA una potenza globale nel suo settore, trasformata in questi anni da vocazione familiare a colosso internazionale. Tante aziende acquistate nel mondo, integrate e poi rilanciate dal gruppo Illva , tante attività nuove ad aumentare il business del gruppo come vino e whiskey.
Augusto Reina era un imprenditore lontano dalle logiche distorte del business, non reclamava aiuti né favori ed era avulso dalle logiche del profitto senza scrupoli. Ma era anche più di un semplice imprenditore; aveva infatti una vita piena oltre il lavoro, con tante passioni: amava la propria famiglia, l’arte moderna, i quadri, il volo a vela, il Santuario di Saronno, rilanciato per l’Expo 2015 grazie anche al suo contributo per promuoverlo perché diceva: “abbiamo una meraviglia e con Expo porteremo a Saronno tanti turisti ad ammirarlo e conoscere la nostra città.” In silenzio compiva anche tanti gesti di solidarietà per i bisognosi, in ossequio alla tradizione milanese di rendere alla comunità parte di quanto ricevuto dalla vita.
Augusto amava anche il calcio. Era infatti presidente della Caronnese, portata dopo il suo acquisto dai bassifondi dei dilettanti al professionismo di fatto. Durante la mia candidatura alle regionali ho avuto il piacere di ricevere un suo invito a visitare l’azienda e andare allo stadio in sua compagnia. In quell’occasione mi aveva incoraggiato a impegnarmi ricordandomi simpaticamente che venivamo dallo stesso quartiere e dovevo farmi valere. Raccontava del suo lavoro unendo entusiasmo ed estrema pacatezza, una dote molto rara di questi tempi. Parlando di calcio gli avevo detto scherzosamente : “Presidente, faccia come Squinzi col Sassuolo, porti la Caronnese in serie A.” Lui sorridendo aveva risposto : “In serie A è esagerato, magari in serie B .” Scherzava ma non troppo, perché guardava sempre avanti, alla prossima impresa, perché per lui nulla era impossibile e tutto si poteva affrontare con ottimismo e passione per la vita.
Alla città di Saronno spetta ora il compito di rendere il giusto onore e la meritata riconoscenza a un grande concittadino
Grazie Augusto
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