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Tre Valli, la gara dei “big”: nessuna meglio di lei al di fuori del World Tour

Il sito PCS ha stilato un ranking delle gare mondiali in base alla qualità dei corridori partecipanti. La classica di Varese è 17a, la migliore tra quelle che non fanno parte del principale circuito mondiale. Rinnovato per tre anni l'accordo con la Rai

La Tre Valli vista da Roberto Gernetti

Più che una notizia, è una curiosità statistica da prendere con le molle – vedremo poi il perché – ma intanto la Tre Valli Varesine si “porta a casa” un apprezzamento inatteso e gradito: essere stata la gara ciclistica (al di fuori di quelle del World Tour) tra quelle disputate nel 2019 con l’ordine di partenza più ricco a livello di corridori.

Spieghiamoci bene. Il sito internet Procylingstats (o PCS, notissimo e apprezzato portale internazionale di statistiche e classifiche) ha infatti stilato la graduatoria delle gare della scorsa stagione, in base alla somma dei punti di ranking apportati da ciascun partecipante a ogni corsa. PCS stila un proprio ranking in base ai piazzamenti ottenuti dai corridori nei vari appuntamenti internazionali; per la graduatoria in questione, il sito ha assegnato (alle gare) 50 punti per la presenza al via di un “top-10” (Roglic e Valverde nella fattispecie), 35 punti per i corridori tra l’11° e il 25° posto, 20 punti per i top-50, 10 punti per i top-100, 5 punti per i top-200, 2 punti per i top-500 e 1 punto per i top-1000.

La classifica di PCS è quindi comandata dal Tour de France (1.728 punti) davanti al Campionato del Mondo su strada (1.423) e alla Milano-Sanremo, prima gara italiana ma anche prima tra le cinque “classiche monumento” che si disputano in linea a ogni stagione (1.171). Poi seguono la Liegi-Bastogne-Liegi, la Parigi-Nizza, la Tirreno-Adriatico, la Amstel Gold Race e il (Giro di) Lombardia, ottavo.
La Tre Valli Varesine del 2019, secondo questo criterio, si piazza al 17° posto, subito dopo (nientemeno che) il Giro d’Italia e subito prima (nientemeno che) la Vuelta di Spagna che sono considerati rispettivamente la seconda e la terza corsa a tappe per importanza dopo il Tour.

Ovviamente, la Tre Valli non ha la medesima importanza di queste due grandi gare, ed è per questo che la classifica va presa con le molle. Trattandosi di corse a tappe di tre settimane, ed essendo in concorrenza con il Tour, Giro e Vuelta spesso non vedono la partecipazione di un numero elevato di “big”, di corridori cioè che portano in dote un gran numero di punti della classifica UCI. Capita così che ci siano gare di livello intermedio che però sono posizionate in punti chiave della stagione (la già citata Tirreno-Adriatico o la stessa Parigi-Nizza o ancora il Criterium del Delfinato) e dunque sono più appetibili per i grandi nomi. Stelle che, magari, non partecipano per vincere ma soprattutto per preparare i successivi grandi giri o le cosiddette Classiche del Nord.
Altra considerazione: la Parigi-Roubaix è forse la più iconica corsa su strada, visto che una buona parte del percorso si snoda sul pavé nel Nord della Francia, ma in questo ranking è solo 30°, ben alle spalle della Tre Valli. Il motivo è facilmente intuibile: alla Roubaix partecipano quasi solo gli specialisti di quel tipo di corsa, e tanti corridori di primo piano la evitano perché poco avvezzi a quel fondo che rende la corsa più simile a una prova di ciclocross che a una su strada.

Detto questo però, è significativo che la Tre Valli Varesine sia la corsa che abbia il miglior punteggio (837) tra quelle esterne al circuito del World Tour (considerato il massimo livello del ciclismo mondiale) e che abbia guadagnato ben 12 posizioni rispetto al 2018, mentre nel 2017 aveva ottenuto un risultato ancora migliore posizionandosi al 16° posto assoluto. Secondo la classifica di PCS quindi, la Tre Valli è la miglior corsa tra quelle che sono entrate a fare parte del nuovo circuito delle Pro Series e anche per questo motivo sarebbe stato delittuoso e ingiusto, da parte dell’UCI, escludere la gara della “Binda” dal gruppo come era stato paventato inizialmente. Intanto Renzo Oldani e i suoi uomini incassano un’ulteriore vittoria: la Rai ha infatti deciso di produrre la Tre Valli per le prossime tre edizioni (2020-2022) garantendo in largo anticipo un ritorno di grande visibilità, carta preziosissima da giocare sul tavolo delle sponsorizzazioni.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 17 Gennaio 2020
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