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Pronto soccorso sovraffollati: fondi per aprire più letti

Dalla regione in arrivo 170.000 euro per ciascuna delle due Asst per far fronte all'emergenza in previsione del picco influenzale

barellaia

Centosettantamila euro per l’Asst Sette Laghi e centosettantamila per l’Asst Valle Olona. Arrivano da Regione Lombardia per gestire fronteggiare il sovraffollamento dei pronto soccorso che si registreranno a causa dei picchi influenzali.

EMERGENZA INFLUENZALE
I fondi serviranno per aprire posti letto aggiuntivi quando gli ospedali non saranno più in grado di accogliere nuovi utenti.
Lo scorso anno, l’arrivo dell’influenza colpì soprattutto nelle vacanze natalizie. A gennaio, la direzione ospedaliera di Busto dovette appellarsi alla popolazione perché riducesse le richieste di soccorso PS e anche Varese, pur non chiudendo, arrivò a far attendere lunghe ore. 

Entrambe le aziende ospedaliere potranno attivare 20 letti ulteriori. Anche la casa di cura Le Terrazze attiverà 5 letti per sostenere la rete ospedaliera.

ASST SETTE LAGHI

Per definire l’organizzazione, Ats Insubria ha chiesto l’andamento degli accessi alle due aziende ospedaliere.

L’asst Sette Laghi ha una media di 170 pazienti al giorno di gravità diversa. Riesce a gestire, normalmente, 180 richieste di lieve e media entità, 25 persone da ricoverare in barella e al massimo 4 codici rossi e 8 corrida gialli. In caso di sovraffollamento, entra in vigore un protocollo di gestione graduato a seconda della complessità con il coinvolgimento degli altri reparti.

Sin dal primo livello, che prevede oltre 180 accessi e almeno 25 pazienti in attesa sulla barella con almeno 2 ricoverati da piedi 24 ore, scatta il blocco dei ricoveri in regime di libera professione. Lo stop ai ricoveri programmati in area chirurgica scatta, invece, dal secondo livello in modo graduato che diventa totale se si tocca il terzo livello. Generalmente, i pazienti non vengono smistati negli altri presidi dell’Asst se non in caso di emergenza che si raggiunge dal secondo livello. Se, in PS, la situazione divenisse ancora più delicata con  almeno 35 persone sulla barella di cui 10 in attesa da oltre 24 ore, si avverte anche il 118 dei problemi di sovraffollamento.

Stessa gradualità emergenze si registra al Del Ponte dove la condizione di sovraffollamento scatta quando si superano i 39 accessi o quando piedi due bambini sono in attesa da oltre 24 ore di ricovero. In questo caso si attivano gli altri reparti dell’aziende, in particolare Cittiglio.

In generale, quando si presentano situazioni di criticità, il “bed manager” a dover gestire la situazione per facilitare i ricoveri o le dimissioni dal PS. Solo quando tutti i letti sono completi, nel periodo compreso tra l’1 gennaio e il 28 febbraio si possono attivare sino a 10 letti di subacuti, oltre ai 30 già attivi. Oltre si procede con l’attivazione di ulteriori 10 letti in una struttura privata.I finanziamenti extra contribuiranno a rafforzare le componenti medica e infermieristica ( con 7 figure del comparto sanitario in più).

ASST VALLE OLONA
Nell’asse Valle Olona, il piano di sovraffollamento prevede che si allerti 118 invitandolo a moderare i trasporti, in caso di grave sovraffollamento si chiamano risorse mediche e infermieristiche aggiuntive , in caso di “disastro” ( situazione davvero critica) si riducono progressivamente i ricoveri programmati ( ad eccezione di intervento oncologici e in urgenza) mentre le dimissioni di pazienti “guarite” avviene in due tranche giornaliere: al mattino e al pomeriggio. In caso non si riuscisse a superare l’emergenza, si attivano nuovi posti letto :5 nell’ospedale di Busto,5 a Saronno, 7 a Gallarate e 3 ad Angera.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 24 Dicembre 2018
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