Riceviamo e pubblichiamo

Leggo basito le dichiarazioni di Giuseppe Longhin, capogruppo leghista in Provincia di Varese, che mi tira in ballo riguardo all’approvazione del rendiconto della Provincia approvato ieri a Villa Recalcati.

Un’Amministrazione che si è trovata dopo 20 anni di Lega milioni di euro di passivi da recuperare e che in un anno riesce a ridurli merita sicuramente l’appoggio e il voto favorevole.

Il problema di Longhin è che forse lui vede il mondo diviso tra le felpe verdi e quelle di altri colori e questa cosa ne mina la sua obiettività.
Io guardo invece chi risolve i problemi ai cittadini, che a mio modesto avviso significa anche gestire bene le risorse negli Enti che ci sono affidati.

Scambiare un Ente pubblico per un “marchettificio elettorale“, pensando che tanto paga Pantalone (che nella fattispecie sono i cittadini varesini) non è nel mio stile.
Credo nemmeno nello stile del Presidente Vincenzi, e per questo ha la mia massima stima e fiducia.

Non entro nel merito nemmeno della considerazione politica che fa Longhin riguardo alle “transumanze”.
Io non ho mai transumato.
A differenza sua, probabilmente, penso liberamente con la mia testa, non con quella del partito.
E personalmente me ne vanto.

Invece di pensare ai cazzi miei inerpicandosi in fantasiose ipotesi di chi votiamo noi amministratori uboldesi, Longhin dovrebbe pensare invece che da Uboldo non penso siano arrivati voti ai candidati provinciali della Lega dato che la Lega non siede in Consiglio Comunale dalle mie parti dal 2002 dopo aver governato per 9 anni. Fantastico risultato ascrivibile sicuramente alla “politica del fare” legaiola.

Io ieri c’ero.
Ci sarò anche mercoledì prossimo.
Lo attendo al dialogo…sempre che abbia qualcosa da dire…
Lorenzo