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“Situazione richiedenti asilo, responsabilità anche del sindaco”

La presa di posizione della lista Uboldo Civica in seguito alle recenti situazioni che hanno portato il sindaco ad emettere le ordinanze

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La presa di posizione della lista Uboldo Civica in seguito alle recenti situazioni che hanno portato il sindaco ad emettere le ordinanze contro il centro di accoglienza dei richiedenti asilo di Cascina Regusella: 

La vicenda che riguarda il centro di accoglienza per i richiedenti protezione situato a Regusella è paradossale. Come può accadere che la gestione di un’emergenza umanitaria segua un percorso, a dir poco, confuso?

La questione coinvolge direttamente la società (non è una cooperativa) che ha in gestione il sito di accoglienza, la quale ha presentato le richieste necessarie per poter rendere l’area in questione adatta alle esigenze di accoglienza, con un incredibile ritardo. Di conseguenza, ha prodotto irregolarità tali da determinare due ordinanze da parte del Comune di Uboldo per la “demolizione e ripristino delle aree”, oltre che “l’interdizione dall’utilizzo dell’immobile”.
Non è la prima volta che la società in questione è interessata da situazioni anomale, sono infatti diverse le esperienze gestite dalla stessa investite da proteste, le quali non sono mancate anche ad Uboldo. Un insieme di eventi che lasciano immaginare una discutibile capacità della società di garantire il rispetto delle prescrizioni obbligatorie per l’affidamento di questi incarichi.

Non mancano delle responsabilità anche dell’Amministrazione di Uboldo, che non si è interessata dal principio di fare le opportune verifiche.
Il Sindaco Guzzetti, sostiene che l’intervento è stato fatto solo ora, perché adesso anche i Comuni sono in qualche modo chiamati in gioco per la possibilità di richiesta della residenza da parte degli stranieri ospitati in queste strutture. Una spiegazione troppo debole, poiché la verifica del rispetto delle norme edilizie o di sicurezza e tutela ambientale spettavano anche prima.

Il fatto è che l’Amministrazione Guzzetti ha sempre considerato la questione dei richiedenti protezione come una vicenda per la quale non valeva la pena interessarsi, con la scusa che la responsabilità fosse unicamente della Prefettura. Non si può in queste situazioni ragionare solo per responsabilità burocratiche. Tutto ciò che riguarda il territorio deve necessariamente interessare chi amministra, a maggior ragione quando si tratta di emergenze umanitarie difficili da gestire. Non ci si può sottrarre alle proprie responsabilità.

Le emergenze però, non si risolvono senza impegno e la ricerca di soluzioni. Ovviamente in primis dovrebbe maturare una consapevolezza di solidarietà maggiore a livello europeo, ma nel frattempo non si può attendere una deriva della situazione. Serve una maggior collaborazione fra gli Enti, come la Prefettura e i Comuni. Inoltre la legge prevede la possibilità di una gestione diretta da parte dei Comuni che avrebbero la copertura delle spese per il 95% da parte dello Stato (fonte lo stesso Prefetto Zanzi). Oltre venti Comuni del legnanese si stanno organizzando per dare una risposta d’insieme al problema, scongiurando centri di accoglienza troppo grandi, avendo la possibilità di decidere, di controllare, ed evitando anche il pericolo della monopolizzazione della gestione da parte di una sola società. Solo l’interesse di chi amministra e vive il territorio potrà favorire una più efficacie esperienza di inclusione sociale, tolleranza e integrazione, oltre che di legalità. Un ragionamento che potrebbero sviluppare anche i Comuni del distretto saronnese, già impegnati nella condivisione di altri servizi.

 

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Pubblicato il 20 Settembre 2016
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