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Riapre la chiesa di San Giorgio dopo un anno di restauri

Durante i lavori scoperto affreschi del 1300. Sabato l'apertura con la visita guidata per la storia chiesa del paese

141Tour Origgio: i luoghi

Terminati, dopo oltre un anno di intenso lavoro, i restauri della chiesa di san Giorgo ad Origgio. La chiesa, di cui si hanno le prime notizie storiche nel XII secolo, sembra sia stata eretta nel IX secolo, dai Longobardi, che amavano dedicare le loro chiese ai santi guerrieri.

Sabato 26 settembre, alle ore 9, la chiesa verrà riaperta ai fedeli, che verranno accompagnati nella visita dai volontari di Hesperia, che ha affiancato il parroco nell’organizzazione dell’evento. Dopo un intervallo, i cancelli verranno riaperti dalle 15 alle 18, per permettere a quanti lo vogliono, di visitare l’interno.

Una importante documentazione fotografica dei lunghi restauri verrà esposta in Villa Borletti a partire dalle ore 17 di sabato. Le celebrazioni della prima giornata di inaugurazione si concluderanno con un concerto di musiche sacre, alle ore 21. Sabato 3 ottobre, infine, dopo una celebrazione eucaristica in parrocchia, partirà una solenne processione per il trasporto del Crocifisso nelle sua sede stabile, nella cappella di san Giorgio.

«Questo enorme lavoro, che ha permesso di restituire al paese un bene di enorme valore artistico, storico e religioso, è stato finanziato dalla generosità della comunità cristiana di Origgio – spiegano dall’associazione Hesperia -. Ormai numerose crepe segnavano i muri della costruzione e sottolineavano il distacco del campanile dal corpo della chiesa. Dopo un primo sopralluogo conoscitivo nel 2007, lo studio di progettazione e la redazione del progetto esecutivo si sono svolti dal 2010 al 2012. I lavori sono partiti nel luglio del 2014 e si sono conclusi oggi, 22 settembre».

«La chiesa è stata oggetto di un notevole e molto impegnativo consolidamento strutturale, che è partito dalle fondamenta per arrivare fino ai tetti, che erano ormai in condizioni decisamente critiche – aggiungono dall’associazione -. Terminata la parte strutturale, sono partiti i lavori di restauro artistico, che hanno riservato grandi sorprese: sotto gli intonaci e le numerose tinteggiature sono ricomparse tracce, anche importanti, delle precedenti architetture e dei presedenti affreschi e decori. E così l’affresco trecentesco del Cristo si è rivelato molto più ampio del frammento che vedevamo, mettendo in luce due nuove, importanti figure, la Madonna e Maria Maddalena. Nicchie, archi, decori dei secoli passati sono venuti a testimoniare quante sono state le versioni decorative in San Giorgio. Grandi sorprese anche dagli affreschi dell’abside e da quelli della cappella del Crocifisso: sanate le crepe, rimosse le muffe, rimossi precedenti grossolani restauri, oggi San Giorgio si presenta in tutta la sua bellezza, raccontando una storia non sempre facile da decifrare, ma assolutamente avvincente».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 24 Settembre 2015
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