Sabato 25 Luglio, in Piazza De Gasperi a Gerenzano, dalle ore 21.15, la Pro Loco Gerenzano e l’Amministrazione Comunale, hanno organizzato un concerto/tributo ad Adriano Celentano, “Il re degli ignoranti”; il ruolo del “Molleggiato” sarà interpretato da Maurizio Schweizer, cantante dotato di un’incredibile somiglianza fisica e vocale ad Adriano Celentano.

«Perché un tributo a Adriano Celentano – spiegano gli organizzatori -; semplicemente perché ha saputo magistralmente interpretare il contesto sociale in cui era inserito, ha saputo coglierne le sfumature e magistralmente le ha trasmesse e le trasmette attraverso i testi e i suoni a coloro che in tutti questi anni lo hanno ascoltano e tuttora lo seguono. Dicono di lui che “E’ un uomo profondamente religioso, che dimostra una grande sensibilità verso temi diversi, che ama la sua terra e che sente le difficoltà del nuovo modo di vivere”».

Adriano Celentano è nato a Milano, nel quartiere milanese di Greco, nella casa dove abitano i genitori, in via Gluck 14. I genitori, di origine pugliese, emigrati in Lombardia per motivi di lavoro; lui, presa la licenza di quinta elementare, lascia la scuola e inizia a lavorare cimentandosi in diversi mestieri, tra cui, per ultimo e il più amato, quello di orologiaio, in un negozio di via Correnti. Nello stesso periodo inizia ad interessarsi di musica, in particolare del rock’n’roll, rimane folgorato, decidendo di voler anche lui diventare un cantante di rock’n’roll.

«Spesso mi capita di passare da via Gluck per motivi di lavoro e ogni volta mi viene in mente il testo della canzone alla via dedicata – aggiunge Bernardina Tavella, presidente della Pro Loco -; Celentano descrive il contesto urbanistico sociale e culturale del quartiere, l’evoluzione che ha avuto fino ad arrivare ad oggi, un quartiere altamente urbanizzato. Attraverso i suoi testi si legge la realtà, il quotidiano, la fatica e la gioia di essere uomini, protagonisti del divenire. Ecco perché un concerto/tributo, non solo per trascorrere una piacevole e sana serata insieme, per condividere il “gusto” di ascoltare insieme buona musica, ma anche perché Celentano è uno di noi, è uno che ci parla di cultura e di storia».