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Ex pugile spezza le braccia al rivale in amore, arrestato

Dopo la separazione la moglie ha iniziato a frequentare un altro uomo, ma il 41enne ha picchiato più volte il suo "rivale" fino a spezzargli le ossa con una spranga di ferro e la complicità di altre due persone

Non voleva che la nuova relazione della ex moglie proseguisse e ha spezzato le braccia al suo rivale in amore. In manette è così finito un ex pugile di 41 anni, accusato di lesioni aggravate volontarie e indagato per sequestro di persona e minacce. 
Tutto è accaduto a una coppia di Origgio, quando l’ex pugile e la moglie si sono separati: erano sposati dal 1996 ma la seprazione ufficiale è avvenuta nell’agosto del 2013, proprio a causa di alcune violenze che la donna non sopportava più. Lei, insieme alla figlia, ha prima vissuto in una comunità protetta, poi ha trovato una nuova abitazione e avviato una relazione con un uomo di 43 anni residente a Cesate.

L’ex marito ha cercato di dissuadere la donna da questa frequentazione dicendole frasi come «è un tipo violento quanto me e quindi se non volevi stare con me non devi stare neanche lui». Ma ben presto l’ex pugile è passato ai fatti: a ottobre il 43enne è rimasto vittima di un aggressione, riportando ferite guaribili in 30 giorni; a marzo dopo l’appuntamento con l’ex pugile in un bar è stato nuovamente picchiato, anche se in maniera più lieve.
Ma la situazione è degenerata lo scroso 5 aprile, quando l’ex marito ha invitato l’uomo a casa propria: ad attenderlo c’erano anche altri due uomini che hanno immobilizzato il 43enne mentre l’ex pugile lo ha picchiato più volte con una spranga di ferro, fino a spezzargli le ossa di entrambe le braccia. Non contento gli ha preso il cellulare e ha chiamato l’ex moglie esprimendo una chiara minaccia: «Dovrai andare ad imboccarlo all’ospedale perchè gli ho spezzato le braccia. Finite subito questa relazione». 

Il 43enne è stato lasciato libero e si è recato subito a casa della sorella che l’ha portato all’ospedale di Garbagnate. Qui è stato sottoposto a un intervento chirurgico per riallineare le ossa delle braccia. Per lui è stata emessa una prognosi di 46 giorni. Nonostante tutto questo, il 43enne non ha voluto sporgere denuncia, ma i carabinieri della stazione di Caronno Pertusella, che fa capo alla Compagnia di Saronno, hanno comunque effettuato le indagini ricostruendo tutto l’accaduto. Il giudice per le indagini preliminari, Luca Labianca, ha quindi emesso l’ordine di arresto per l’ex pugile che ora si trova nel carcere di Busto Arsizio con le pesanti accuse. Denunciati a piede libero per lesioni aggravate volontarie anche i due uomini che lo hanno aiutato nel pestaggio. 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 11 Giugno 2014
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