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Gilardoni non si ricandida alla segreteria del Partito Democratico

Il segretario uscente scrive una lettera ai cittadini in cui illustra le due motivazioni dopo due mandati alla guida del circolo: "Giusto che altri facciano questa esperienza"

«Dopo due mandati come Segretario del PD saronnese, ovvero sei anni di impegno alla guida del Circolo, considero giusto non ricandidarmi per molteplici ragioni». Nicola Gilardoni spiega in una lettera ai Saronnesi perchè non si propone più come segretario cittadino del Partico Democratico.  «Considero l’assunzione di un ruolo di responsabilità un’esperienza fondamentale per chi fa Politica ma anche un’esperienza che debba avere un limite temporale perché è giusto che altri, più giovani, abbiano la possibilità di fare la medesima esperienza – spiega Gilardoni nella sua lettera -. Considero giusto che “occhi nuovi”, magari meno allenati ma più attenti all’evoluzione della nostra società, possano e debbano leggere i bisogni della nostra città. Considero giusto che sensazioni e percezioni del mondo che cambia siano lette da chi ha maggiori stimoli per farlo, pensando al futuro. Considero giusto far crescere e formare una nuova generazione di giovani che si vogliono impegnare in Politica, per la nostra comunità. Considero giusto per chi ha già fatto esperienze importanti mettersi a disposizione di chi invece ha idee nuove, stimoli giovanili e tanta voglia di fare».

«Mi sento però di approfittare dell’occasione per lanciare alcuni stimoli all’intera città – aggiunge Gilardoni -. Il primo è che ognuno di noi deve recuperare la voglia di tornare ad esserci, la voglia di essere protagonista, di partecipare, di riprendersi la Politica, di essere parte attiva nel decidere in prima persona quello che vogliamo per la nostra città, per la nostra qualità della vita, per i nostri bambini, per i nostri anziani. Senza rinunciare ai nostri sogni, alla giustizia, alla socialità, al benessere di tutti (e non solo di pochi) ma anche con la consapevolezza che è necessaria una verifica del nostro modo di vivere, dei nostri modelli di sviluppo che sempre di più ci hanno portato verso la perdita delle cose in cui fino a pochi anni fa ci riconoscevamo e che costituivano la nostra identità ed il nostro essere italiani, ne cito solo alcuni: la famiglia; il lavoro; la solidarietà; l’accoglienza. Il secondo è che dobbiamo fortemente credere e sviluppare un vero e proprio progetto di città, dove al di là della proposte concrete siano i valori, il metodo, la partecipazione, l’ascolto, la condivisione e l’idea che una società diversa è possibile, a fare la vera differenza. Non l’attesa di qualcuno a cui delego di fare per me ma il mio coinvolgimento diretto nel trovare soluzioni ai problemi, nel lasciare il mondo migliore di come l’ho trovato. Il terzo è l’apertura e la trasparenza che la Politica deve tornare a rappresentare permettendo a tutti, senza interessi personali di sorta ma solo ricchi di valori, di ideali, di sensibilità, di partecipare e dare il proprio tempo alla propria comunità, come servizio gratuito per il bene comune della collettività».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2013
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