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“Il Bossi è in difficoltà e vogliono tagliare i nostri stipendi”

Annunciato sciopero dei dipendenti dei Grandi Magazzi che fanno parte del gruppo Grancasa. Cento lavoratori in presidio per tutta la giornata di sabato: “Vogliono azzerare i nostri contratti e rendere obbligatorio il lavoro domenicale”

La crisi colpisce anche il centro commerciale dei Grandi Magazzini Bossi. La proprietà, che fa parte del gruppo Grancasa, infatti vuole cambiare il contratto al centinaio di dipendenti della struttura. Ma a loro la proposta non piace ai lavoratori e sabato 23 marzo, per tutta la giornata, hanno indetto un presidio e uno sciopero, a partire dalle 9 del mattino. È quindi presumibile che, in un giorno importante per il magazzino come il sabato, la struttura rimanga chiusa per la mancanza di personale che fa capo ai sindacati Usb e Cisl.

Al centro del contendere vi sarebbe l’azzeramento dei contratti. «Abbiamo rotto le trattative – spiega il sindacalista della Usb, Marco Galli -. L’azienda vuole cancellare più di trent’anni di conquiste dei dipendenti, portando un contratto nazionale con cui di fatto diminuisco considerevolmente lo stipendio a tutti i dipendenti». La causa di tutto, che la proprietà avrebbe motivato ai sindacati, sarebbe da ricercare «in un crollo dei consumi – prosegue Galli -. Ma è assurdo pensare di ridurre gli stipendi e far pagar sempre la situazione ai dipendenti».

 

Sul piatto ci sono diverse situazioni su cui la proprietà sembra non voglia cedere: «C’è l’indennità di mensa che non vogliono riconoscere con un ticket che sarebbe anche esentasse, c’è la riduzione dell’orario di lavoro, ma soprattutto la situazione del lavoro domenicale che vogliono mettere obbligatorio e non più volontario, costringendo il lavoratore al recupero. La domenica deve rimanere volontaria, come è sempre stata. Tutto questo porterebbe a una riduzione media dello stipendio del 20 o addirittura 30 per cento».

Sulla stessa linea anche l’esecutivo provinciale dell’Usb, rappresentato da Fausto Sartorato. «L’azienda vuole azzerare i contratti interni e applicare un contratto nazionale che prevede dei tagli allo stipendio. La logica non deve essere quella che non mi dai più niente, ma quella che almeno quanto ottenuto finora lo mantieni».

Dalla direzione della proprietà, che fa capo al gruppo Grancasa, che sono stati contattati telefonicamente, per ora non arrivano commenti ufficiali alla situazione. 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 22 Marzo 2013
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