Poco più di un mese fa Paolo Ferrari ha annunciato il suo addio alle scene e a chi gli chiedeva se fosse per mancanza di divertimento ha risposto così: «Non è questo – commenta l’attore al Corriere della Sera -. Amo il teatro e smetto di farlo per andarlo a vedere in sala e per leggere, per sentire musica. Sono 70 anni che ogni sera entro in palcoscenico, vuol dire non poter accudire agli affetti cari: questa sarà la mia nuova tournée, moglie, figli, nipoti».
Quindi il prossimo weekend sarà una delle ultime occasioni per vederlo sul palco. Inoltre sabato 16 marzo alle 18.00 incontrerà il pubblico nel foyer del teatro, sarà un modo per ripercorrere insieme la sua carriera.
Ingresso libero, è gradita gentile conferma: tel. 02.96.70.21.27 – info@teatrogiudittapasta.it.

La storia di Beneamino racconta di un logopedista e maestro di recitazione che viene accusato di aver abusato sessualmente di un suo giovanissimo allievo balbuziente. Perseguitato e linciato dalla gente della cittadina di provincia in cui vive, viene arrestato, poi rinchiuso in manicomio. Ma il povero professor O’ Brien non è un pedofilo, la sua unica colpa è di essere un gay dichiarato e, nonostante venga scagionato dalla sua presunta vittima, morirà suicida. Si ispira a un fatto di cronaca «The elocution of Benjamin Franklin», il testo dello scrittore australiano Steve J. Spears che, con il titolo «Beniamino», viene portato in scena con la regia di Giancarlo Sepe, protagonista Paolo Ferrari. Un monologo affollato di personaggi (cui dà voce Ferrari stesso), scritto negli anni ‘80 ma che affronta un argomento duro, complesso e attualissimo. Perché vederlo?
Perché è un monologo ricco di humor e di dramma.
Perché ancora una volta Paolo Ferrari dimostra la sua bravura e la sua intensità.
Per la risonanza e il successo internazionale che ha riscosso.



Paolo Ferrari in:
BENIAMINO
di Steve J. Spears
regia
di Giancarlo Sepe
Venerdì 15 marzo – ore 21.00
Sabato 16 marzo – ore 21.00
Domenica 17 marzo – ore 15.30
intero € 25

ridotto € 23
ridotto under20 € 12