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Appello del giudice di pace: “Non fate chiudere la sede di Saronno”

Restano meno di due mesi perché il comuni della zona presentino uniti una richiesta al ministero contro la spendig review che prevede la chiusura dell’ufficio

Ci sarà ancora o no il giudice di pace a Saronno? Ci sono meno di due mesi di tempo perchè i comuni della zona facciano ufficiale richiesta al Ministero della Giustizia e il nuovo appello per ricordare la situazione arriva direttamente da Erminio Venuto, coordinatore dei giudici del tribunale di Saronno, che ha chiesto un incontro urgente con il sindaco Luciano Porro per sollecitare la situazione. Infatti, entro fine aprile i comuni della zona, a cui il primo cittadino saronnese aveva lanciato un appello, dovranno presentare, se vorranno mantenere la sezione in città, una richiesta formale al ministero, occupandosi anche di indicare chi sosterrà i costi di mantenimento della struttura.

Conciso ma determinato il commento dello stesso coordinatore Venuto: «È il momento di passare ai fatti e per questo ora mi incontrerò con il sindaco saronnese Porro, al fine di mettere a frutto le dichiarazioni di intenti dei mesi scorsi».
La questione riguarda la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace nell’ottica della spending review voluta dal Governo Monti. Il problema è che il Saronnese ha una conformazione geografica particolare e il tribunale più vicino sono Busto Arsizio, per non parlare di Monza o Como. Per mantenere l’ufficio nella città degli amaretti, a cui si rivolgono i cittadini per questioni sia civilistiche che penali, si erano mosse sia alcune amministrazioni comunali della zona, sia l’associazione Forense degli avvocati.

La situazione è però anche economica perchè i comuni, per dare un alternativa al Governo, dovranno offrire di coprire i costi di mantenimento dell’ufficio (non lo stipendio del giudice che rimane in carico al Ministero), a favore di un maggior servizio ai cittadini. Il sindaco Porro aveva in passato cercato di coinvolgere diversi comuni della zona: Rovello Porro, Rovellasca, Turate, Gerenzano, Cislago, Uboldo, Origgio, Rescaldina, Caronno Pertusella, Cesate, Solaro, Lainate, Cogliate, Ceriano Laghetto, Misinto. Ora è giunto il momento di tirare le somme di quel progetto: «L’occasione sarebbe propizia inoltre per superare i confini provinciali tanto anacronistici quanto ingombranti – aveva scritto Porro ai comuni della zona – perché Saronno è baricentro della vita sociale ed economica di un territorio distribuito fra quattro province».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 12 Marzo 2013
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