L’arlecchino di Strehler fa tappa al Giuditta Pasta
Lo spettacolo scritto da Goldoni nel 1745 nella strica regia in scena al Piccolo teatro di Milano da oltre 65 anni, approda da venerdì a domenica in città
Lo storico spettacolo del Piccolo Teatro di Milano che da 65 anni continua a girare tutto il mondo fa tappa per la prima volta a Saronno: un’occasione imperdibile. Inoltre venerdì 16 alle ore 17.00, nel foyer del teatro, i due Arlecchino (Ferruccio Soleri e il sostituto Enrico Bonavera) e l’assistente e allievo di Strehler Stefano De Luca incontreranno il pubblico.
Venerdì 16 novembre – ore 21.00
Sabato 17 novembre – ore 15.30 e ore 21.00
Domenica 18 novembre – ore 15.30
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in:Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni
regia Giorgio Strehler, messa in scena da Ferruccio Soleri scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino musiche Fiorenzo Carpi maschere Amleto e Donato Sartori
con Ferruccio Soleri (o in sostituzione Enrico Bonavera) e con Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Pia Lanciotti, Sergio Leone, Tommaso Minniti, Katia Mirabella, Eugenio Olivieri, Stefano Onofri, Annamaria Rossano, Giorgio Sangati e i suonatori Gianni Bobbio, Franco Emaldi, Paolo Mattei, Francesco Mazzoleni, Elisabetta Pasquinelli
Il servitore di due padroni, nota anche come Arlecchino servitore di due padroni è una delle più celebri commedie di Carlo Goldoni, scritta dall’autore veneto nel 1745. Al centro della commedia troviamo Arlecchino, servo di due padroni, che, per non svelare il suo inganno e per perseguire il suo unico intento, ovvero mangiare a sazietà, intreccia all’inverosimile le vicende della storia creando solo equivoci e guai sempre maggiori. Due padroni, due pasti. Questa la semplice equazione che il servo Arlecchino crede di poter volgere a suo vantaggio. La questione però, si complica. Le vicende dei due padroni infatti s’intrecciano, costringendo Arlecchino a più di una brillante giravolta per non essere scoperto. Piedi svelti e lingua sciolta, per cavarsela di fronte a più di un pasticcio. Nel frattempo, accanto alle disavventure del servo veneziano, si dipana la trama con l’aiuto dell’allegra brigata dei suoi comici e musicisti.
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