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“Fulvio era esperto di volo, non riusciamo a capire”

Fulvio Piccolo era sull’ultraleggero caduto domenica pomeriggio, era partito dal campo volo di Cogliate: “Una persona affabile e giocherellona, faceva parte della famiglia di appassionati”

Un ultraleggero simile a quello pilotato da Fulvio PiccoloL’atmosfera è quella di quando si perde un amico. Il giorno dopo la tragedia in cui hanno perso la vita Fulvio Piccolo e Marco Prato, al Campo Volo di Cogliate, paese in provincia di Milano situato di fianco a Saronno, sono tutti ancora increduli. A dare voce al gruppo di soci del club, che raccoglie circa un centinaio di iscritti, è il vicepresidente Fabio Casara: «Ho appreso la notizia ieri mentre ero di ritorno dalle ferie. Oggi qui al campo la vita va avanti, ma è difficile, abbiamo perso due membri di quella che tutti considerano una famiglia».  
Fulvio Piccolo aveva 74 anni, era un imprenditore di Caronno Pertusella. Volava con il suo ultraleggero da anni. A Cogliate ricordano di conoscerlo dalla nascita del campo volo, a cui lui aveva fortemente contribuito, circa quattro anni fa. «Era un esperto, si vedeva che volava da tempo» ricordano. Sul piccolo ultraleggero Savannah c’era anche un amico, Marco Prato, 42 anni di Seveso. Non viaggiavano sempre insieme: «Qui è come sui campi da tennis, gli associati si incontrano, chiacchierano, e programmano quando volare insieme. Marco e Fulvio si erano messi d’accordo il giorno prima per questo viaggio. Come fanno tutti. Fulvio, poi, non era la prima volta che compiva traversate anche abbastanza lunghe».
L’ultraleggero infatti, partito in giornata dal campo volo di Cogliate, era destinato al campo di Caorle. La tragedia è avvenuta all’altezza di Rodigo, in provincia di Mantova. Per i due piloti non c’è stato nulla fa fare: le fiamme hanno immediatamente avvolto il piccolo aereo subito dopo l’impatto. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta della magistratura, per cercare di ricostruire con precisione cosa abbia provocato l’incidente. «Non hanno fatto nemmeno in tempo ad avvisare noi al campo che stava per succedere qualcosa – racconta Casara -. In quei casi succede tutto troppo velocemente, speriamo siano le autorità a dirci qualcosa».
Fulvio Piccolo viene ricordato dallo stesso vicepresidente come «una persona affabile, giocherellona, gli piaceva stare in compagnia – conclude -. Era spensierato e faceva parte della famiglia del campo volo. Aveva sempre consigli per tutti ed era molto disponibile, era un punto di riferimento. Volava spesso, come tutti, appena si poteva si organizzavano i voli». L’amarezza prende però il sopravvento sul ricordo: «Adesso devo andare, le domande da parte di tutti sono molte».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 27 Giugno 2011
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