«Abbiamo il dovere di pensare innanzitutto alla salute di tutti i cittadini. E’ esattamente ciò che si è deciso di fare a Saronno, limitando la velocità dei veicoli a 30 km/h». Roberto Barin, consigliere comunale delegato alla mobilità della città risponde alle critiche di delle segreterie di Udc, Api e Maie di Saronno sul provvedimento adottato dal sindaco. «Tutti ormai sanno che nessun provvedimento è in grado di incidere così profondamente, da un giorno all’altro, sui rilevamenti del PM10 – prosegue Barin -. È anche sbagliato affermare che l’inquinamento a Saronno è aumentato proprio per il limite dei 30; è sufficiente osservare l’andamento dell’inquinamento misurato dalle centraline ARPA a noi più vicine, quelle di Arese e Cantù: stessi identici andamenti, ovvero deciso aumento del PM10 lunedì, leggera discesa martedì, ecc. Questo però non ci deve scoraggiare: i saronnesi hanno seriamente iniziato a fare qualcosa per migliorare l’aria».

«Oltre al limite dei 30km/h (riduzione di circa il 15% degli inquinanti), la popolazione sta cercando di rispettare un decalogo di "buone pratiche", mentre l’Amministrazione ha già istituito di un gruppo di lavoro sovracomunale per cercare di individuare soluzioni comuni e quindi più efficaci, oltre a continuare a richiedere interventi strutturali dalla Regione – conclude il consigliere -. Ed altro ancora si farà, se l’inquinamento dovesse rimanere a questi livelli. Tutto ciò non "per fare cassa" come da molti paventato, ma semplicemente perché alla salute collettiva ci si crede veramente. Un’ultima considerazione: ieri Legambiente Lombardia ha inviato una lettera a tutti i Sindaci della provincia di Milano con le cinque misure di emergenza da mettere in pratica per ridurre l’inquinamento. Sarà forse un caso che la prima prevede proprio la "riduzione del limite di velocità a 30 km/h in vaste aree cittadine"?»