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“Lotta all’inquinamento o tassazione occulta?”

Le dichiarazioni delle sezioni cittadine dei partiti di centro, Udc, Api e Maie, rispetto all’ordinanza che limita la velocità in città

Chi si trova alla guida di una comunità (nel caso di cui trattasi il riferimento è diretto al Sig. Sindaco di Saronno Dott. Luciano Porro) può chiedere un sacrificio ai suoi cittadini quando questo, per pesante che possa risultare, è fondato, necessario, ragionevole e utile a risolvere una data questione. Lo stesso sacrificio poi sarà tanto più accettato e condiviso quanto più ne sarà evidente agli occhi di tutti la sua efficacia e la sua validità nel portare un qualche giovamento ad una data situazione (I risultati dei rilevamenti dalle centraline già dicono che non ve n’è stato alcuno, anzi, si è visto che la concentrazione di polveri sottili via via peggiora proprio a far data dall’adozione dell’ordinanza in poi).

Nel caso quindi della limitazione della velocità a 30 Km/h nel solo territorio comunale di Saronno risulta difficile trovare le motivazioni a sostegno di una tale iniziativa; è evidente infatti che il problema è ben più vasto: riguarda tutta la Pianura Padana da Novara a Verona se non addirittura da Torino a Venezia; riguarda anche, in gran misura, aspetti legati alle emissioni degli impianti industriali e di riscaldamento; riguarda l’organizzazione e la gestione del trasporto pubblico che dovrebbe costituire l’alternativa all’uso della propria vettura. Pare fuori luogo, poco calzante e contestabile anche il riferimento a quanto avviene in Svizzera visto che lì è sul traffico scorrevole, come quello autostradale, che si prendono provvedimenti e si applicano limitazioni, ritenendo una ridotta velocità di crociera essere quella meno inquinate.

Ciò detto, perché allora e con quale spirito la comunità saronnese dovrebbe accogliere tacitamente un simile provvedimento? Pensano davvero che Saronno possa diventare il punto di aria pulita e che le polveri sottili di un vastissimo territorio si trasferiscano altrove? Non sarebbe più utile ed efficace usare il buonsenso, ragionare per macroaree, mettersi d’impegno, lavorare per proporre politiche allargate che coinvolgano il maggior numero possibile di Comuni per far sentire la propria voce con forza in Regione anch’essa silente? Abbiamo infine motivo di penare che se le prime multe non sono ancora state date dalla Polizia Locale, e pare di sì, presto comunque accadrà (fatto salvo per tutti, dato che per la legge nazionale ed il codice della strada sono altri i limiti da osservare nei centri urbani, verificare la legittimità e la fondatezza di una simile sanzione).

Viene quindi spontaneo supporre che quello che ha determinato questa ordinanza possa non essere “la lotta all’inquinamento” bensì fare cassa sulla pelle dei cittadini, distogliendo nel contempo lo sguardo dei saronnesi dai gravi problemi interni in cui versa questa immobile Amministrazione. Per onestà intellettuale, di cui riteniamo essere dotato il Sig. Sindaco, si chiede pertanto che abbia il coraggio di dire le cose come stanno, di parlare con chiarezza, senza nascondersi dietro una vuota ed inutile demagogia da “piccolo ecologista”. Va riconosciuto però che tale iniziativa nel frattempo gli ha già dato, quella sì, non poca visibilità. 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2011
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