“Da Saronno una nuova figura di imprenditore-ambasciatore”
La proposta del Club Don Luigi Sturzo dopo un viaggio negli Stati Uniti: “Apprezzati gli imprenditori, vista molto male la politica”
Lo scorso 7 Ottobre ero a New York e sono entrato all’Europa Café, all’angolo tra Broadway e Time Square. La cameriera, dopo aver scoperto che sono italiano, con grandi sorrisi mi parla di Armani, Ferrari e Parmigiano. Specifico che abito a Saronno e subito collega il nome all’amaretto Disaronno. A quel punto con un po’ di orgoglio gli rivelo che anche molti dei grattacieli della Grande Mela sono illuminati con trasformatori prodotti dalla TCI di Saronno (lo so per certo in quanto conosco il titolare…) e che, probabilmente, nei caveau di qualche banca c’è una cassaforte della Parma che sono fra le migliori al mondo.
A questo punto mi parla del nostro Presidente del Consiglio e subito le faccio notare la sua amicizia col Presidente Obama e prima con Bush, poi però, con sorrisi ironici, fa riferimento a qualche notizia che ha sentito circa la questione (presunta o montata ad arte?) delle ragazze presenti ai parties e, con altrettanto umorismo, le spiego che party in italiano vuol dire festa ma anche partito, per cui ci potrebbe essere stato un errore di traduzione… Lei, ridendo, taglia corto esclamando che noi italiani abbiamo Berlusconi e loro David Letterman (un popolare showman attualmente al centro di un caso a sfondo sessuale) ed, allora, io rilancio ricordandole lo scandalo Clinton-Lewinsky. A quel punto la simpatica cameriera diventa seria e intesse uno strano discorso parlando del nostro Premier e di una certa corte, ma non riesco ad afferrare il senso. Mi indica allora il palazzo di fronte, attorno al quale c’è una striscia elettronica, sulla quale scorrono le “latest news”. Ad un certo punto, appare il titolo: “Italian Court cuts blow to Berlusconi – La Corte italiana tronca Berlusconi”, come si può vedere dalla foto allegata. Rientrato in hotel mi collego ad internet e scopro che si tratta della bocciatura del c.d. lodo Alfano. La mattina seguente sia i prestigiosi quotidiani americani (di cui conservo copia), sia quelli distribuiti gratuitamente in metropolitana riportano la notizia.
Provo un certo disagio nel leggere come viene descritta la situazione; al di là della figura di Berlusconi, emerge il quadro di una politica italiana percepita come qualcosa di fumoso, al limite fra legalità e moralità, composta da politici pasticcioni ma furbi a trarre vantaggi personali.
Denunciare i difetti della nostra classe politica è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, tuttavia è da ipocriti supporre che certi comportamenti non si replichino in altri governi occidentali. A limite, la differenza è che i politici stranieri sanno stare composti a tavola, per cui salvano le apparenze. E talvolta, in politica, le apparenze sono sostanza.
Mi domando: come mai lo stile, i prodotti, la cultura del made in Italy sono così apprezzati e ricercati all’estero, mentre le nostre istituzioni politiche sono così mortificate?
Il nostro club avanzerebbe una proposta: quella di investire di una sorta di ambasciata i nostri stilisti, i nostri industriali, i nostri artisti affinché, oltre ai loro prodotti e le loro opere, facciano conoscere la straordinarietà dell’Italia e la realtà politica.
Il club Don Sturzo, inoltre, è dell’opinione che questa figura di imprenditore-ambasciatore possa nascere proprio da Saronno, considerando le eccellenze sul territorio. In tal senso potrebbe dare soddisfazioni la presa di posizione del Dr. Librandi, presidente della TCI, membro di Confindustria e persona vicina a Berlusconi, che ha recentemente aderito all’appello di Montezemolo, dalle pagine di un nuovo blog un po’eclettico ma curioso, unioneitaliana.org, che varrà la pena tenere d’occhio. Meteora o inizio di un nuovo corso?
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