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“Dovrò fare anche scelte difficili”

Incontro con il commissario prefettizio, Giuliana Longhi, che guiderà il Comune fino alla primavera del 2010: “Prioritario il pgt e accendere un mutuo per rifare le asfaltature”

Attività ordinaria, ma anche straordinaria, con scelte difficili per i dieci mesi di commissariamento di Saronno. Lo dice lo stesso commissario prefettizio, Giuliana Longhi, che è in carica a Saronno dallo scorso mese di luglio, dopo le travagliate vicende politiche saronnesi che hanno portato alla caduta, dopo solo dieci giorni di governo, del sindaco Luciano Porro.
La Longhi ha 49 anni, vive a Castronno, ma quasi tutti i giorni si reca a Saronno. Ha una lunga esperienza come commissario, in quanto ha già svolto questo ruolo a Venegono Superiore, a Castellanza, a Luino e a Galliate Lombardo: «È la prima volta che mi trovo ad affrontare un comune così grande come Saronno – spiega -, non sarà certamente un lavoro semplice, anche perché il commissariamento sarà molto lungo, almeno fino alla primavera del 2010, quando dovrebbero svolgersi le elezioni regionali e, in contemporanea, quelle del Comune».
 
Cosa ha trovato in questo primo mese di attività?
«Saronno è una città davvero attiva e in fermento, con un associazionismo molto vivace. È una città proiettata verso traguardi sempre più ambiziosi, con voglia di fare e i saronnesi hanno un’identità molto forte. Mi è molto piaciuta questa idea di identità, che difficilmente si trova in modo cvosì deciso in altre località».
 
Quale sarà il suo compito?
«Soprattutto di condurre l’amministrazione comunale verso nuove elezioni. Dal punto di vista teorico il commissario può espletare compiti di amministrazione ordinaria e straordinaria. In dieci mesi, va da sé che dovrò assumere anche decisioni di amministrazione straordinaria. Naturalmente sempre con il buon senso, vanno adottate quelle decisioni che diventano improcrastinabili, che siano nell’interesse del comune o dell’attività futura».
 
Ad esempio?
«Sicuramente il Piano di governo del territorio (pgt) che deve essere presentato alla Regione entro il 31 marzo 2010. Non è possibile pensare di rimanere inerti di fronte a un problema così importante. Ho già fatto incontri preliminari con gli uffici e con i professionisti che saranno incaricati di una parte del piano».
 
Secondo la legge è previsto un coinvolgimento anche dei cittadini…
«Avvieremo un percorso che garantisce una totale pubblicità alle decisioni che andiamo ad assumere. Istituiremo un sito web accessibile ai cittadini dove poter presentare osservazioni, in base ai documenti che andremo a predisporre. Poi istituiremo una sorta di sportello in modo che chiunque possa consegnare anche materialmente delle osservazioni».
 
Saronno è la città della provincia con il più alto tasso di urbanizzazione. L’argomento è stato anche al centro di una vivace campagna elettorale, per via della aree dismesse. Ha già avuto modo di farsi un’idea su come affrontare le linee guida del Pgt?
«Questa dovrebbe essere una valutazione inserita nel contesto generale del Pgt, ma non posso dire ora quali saranno gli sviluppi. Cercherò di essere più lineare e tecnica possibile, questo è il mio ruolo. Il dialogo è aperto con tutti, non ci sono preclusioni di sorta, è un documento che avrà una progressione, anche grazie alle forme di partecipazione adottate».
 
Come vede per lei il prossimi mesi di lavoro?
«Molto intensi. Per me sarà una bella esperienza e spero sia proficua per la città. Mi auguro di poter risolvere determinate questioni che sono rimaste aperte e preparare il campo per altri lavori importanti che proseguiranno per le amministrazioni che verranno. Spero che questi dieci mesi serviranno a stemperare gli animi di una campagna elettorale che è stata particolarmente accesa».
 
Ha parlato di “altri lavori”. Quale quello prioritario?
«Ci sono una serie di questioni che sono rimaste aperte e che vorrei portare a una soluzione. Vorrei ad esempio approfondire il problema che mi viene riproposto dai cittadini, come l’acquedotto urbano, sull’inquinamento di alcuni pozzi. Poi vorrei accendere un mutuo per il rifacimento della strade. Vorrei portare avanti questa attività perché credo che la città meriti delle risposte, anche su questi aspetti che possono apparire non essenziali».
 
Il futuro di Palazzo Visconti come lo vede?
«Riesce difficile fare una valutazione, stante le attuali condizioni del bilancio. Non so che tipo di interventi potremo mettere in campo. Una prima messa in sicurezza è già stata fatta, per il futuro vedremo come andrà il bilancio».
 
Dieci mesi. Una sfida?
«Sicuramente. Speriamo di essere all’altezza».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Agosto 2009
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