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«Non chiamatele ronde. Sono solo rapporti di buon vicinato»

Il sindaco accoglie la proposta dei cittadini che ha già avuto 40 adesioni: un patto tra vicini per controllare la casa. Pronto anche lo stemma: “Area sottoposta a controllo del vicinato”

«Non chiamatele ronde, sono rapporti di buon vicinato». Non avranno pettorine, non avranno stemmi, non andranno in giro in orari predefiniti. Ma saranno semplicemente dei cittadini che “guardano” l’abitazione di altri vicini. «I classici rapporti di buon vicinato che, come Comune, vogliamo promuovere su sollecitazione dei cittadini» spiega il sindaco di Caronno Pertusella Augusta Maria Borghi.
Mercoledì sera si svolge infatti un incontro pubblico in biblioteca tra i residenti di alcune vie della zona (vie Tintoretto, Caravaggio e Mantenga) che hanno promosso un’iniziativa per sentirsi più sicuri, senza la necessità di istituire delle ronde. Durante la serata sarà anche presentato l’adesivo, il manifesto, che sarà affisso nella zona con scritto “Area sottoposta a controllo del vicinato: non preoccupatevi se qualcuno si avvicina per sapere che fate qui o annota il vostro numero di targa”.
 
La singolare iniziativa è partita direttamente dai cittadini della zona interessata e sono già una quarantina le adesioni. «L’idea è nata da un ingegnare della zona che era stato in Inghilterra dove da tempo si adotta questo sistema – spiega il primo cittadino -. Un sistema basato semplicemente sui rapporti di buon vicinato, che oggi non sono più intesi come una volta. Non si tratta di ronde, ma solo di guardare la casa del vicino quando questi non c’è. Cose che una volta si facevano naturalmente. Il ruolo del comune è semplicemente quello di favorire la diffusione del buon vicinato. Un modo per aumentare anche la coesione sociale, dare maggiore sicurezza ai residenti».
 
Sono molte le iniziative e le assemblee pubbliche organizzate in questi anni dall’amministrazione guidata da Augusta Maria Borghi che sottolinea come la lista civica non appartenga, o non sia vicina, ad alcun partito in particolare. Ma il primo cittadino spiega come questa iniziativa di “controllo del vicinato” sia «la risposta da parte dei cittadini all’inutilità delle ronde. Polizia locale e carabinieri hanno già il compito di controllare e vigilare. Ricreare i rapporti di buon vicinato è sicuramente un buon modo anche per aumentare la sicurezza. Speriamo che l’iniziativa riceva consensi e adesioni anche in altre parti del paese».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 29 Luglio 2009
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