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Comune commissariato, per Saronno è la paralisi

Si è insediata ieri Giuliana Longhi, che per legge potrà gestire solo l'ordinaria amministrazione

E’ arrivata ieri a Saronno Giuliana Longhi, il Commissario prefettizio che governerà la città fino alla prossima primavera, quando si svolgeranno le nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale.

Per un anno sarà lei a reggere le sorti di Saronno, ma per legge dovrà limitarsi all’ordinaria amministrazione. Restano dunque congelati problemi e progetti, iniziative e urgenze, anche importanti, che  tutti i candidati in lizza per avevano evidenziato. Abbiamo chiesto ad alcuni dei protagonisti di questa tormentata pagina della politica saronnese, quali saranno le conseguenze del commissariamento per la città.

"I problemi sono tantissimi, a partire dalla necessità di una razionalizzazione della spesa pubblica spiega Luciano Porro, (nella foto sopra) vincitore delle elezioni al ballottaggio ma rimasto sulla poltrona di sindaco per pochi giorni – Avevamo iniziato a lavorare subito su questa cosa, ad esempio riducendo da 5 a 3 i componenti del consiglio di amministrazione di Saronno Servizi, riducendo i compensi, ridimensionando il numero degli assessori in Giunta. Questo è un segnale chiaro che abbiamo dato alla città, ma evidentemente qualcuno ha avuto paura".

Porro aveva anche iniziato a mettere mano a problemi sotto gli occhi di tutti, dalle molte strade da riasfaltare ai pozzi dell’acquedotto contaminati da inquinanti: "Abbiamo dato subito una dimostrazione di come intendevamo procedere, razionalizzando la spesa (e non aumentando le tasse come hanno detto alcuni dei nostri avversari in campagna elettorale), mettendo mano ai problemi veri, aprendoci al confronto con tutte el forze politiche. Evidentemente questo i cittadini l’hanno capito bene, così come hanno capito la gravità delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza per far cadere subito la nuova giunta, e credo che questo farà la differenza, quando andremo nuovamente a votare".

Anche Vito Tramacere (nella foto qui a fianco), il candidato sindaco della lista civica Saronno Si-cura (che non si è dimesso per far cadere Porro e che anzi aveva espresso pubblicamente il suo sostegno al ballottaggio al candidato del centro-sinistra)  – punta il dito sul dissesto economico della città: "La situazione è a mio parere drammatica, se pensiamo che ci vorranno mesi per rimettere in moto una macchina che oggi si ferma e che ripartirà solo dopo le elezioni di primavera 2010. Le casse comunali sono vuote, credo che a settembre avremo molti problemi a far ripartire servizi essenziali come il riscaldamento nelle scuole, o a pagare i dipendenti comunali. Il dissesto è sotto gli occhi di tutti, basti pensare che di un milione e 800mila euro di oneri di urbanizzazione che si era preventivato di incassare, se ne porteranno a casa circa 300.000. Non so come si potranno reperire le risorse necessarie". Per Tramacere, che è anche revisore dei conti in altri enti pubblici, la situazione è veramente preoccupante: "Per Saronno è la paralisi, è come se fosse caduta un’enorme nevicata che ha congelato tutto e che si scioglierà solo l’anno prossimo".

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 09 Luglio 2009
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