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Porro: “Voglio lavorare alla luce del sole”

Così il sindaco presentando la sua giunta. "Niente inciuci, ma cercheremo accordi di programma. Non nelle segrete stanze dei partiti ma in consiglio comunale, davanti ai cittadini"

“Una situazione particolare”. Così definiva Luciano Porro quella di Saronno: ancora non si sa nulla circa la validità delle dimissioni dei consiglieri del centrodestra. In consiglio comunale stasera almeno la minoranza che sostiene il sindaco ci andrà. Presentando la sua giunta alla stampa, Porro ha auspicato ciò che a tutti appare impossibile: che possa durare cinque anni. “Se così non sarà, saranno altri ad assumersene la responsabilità di fronte ai saronnesi”.
Dalla città è venuto un segnale di cambiamento, sia pure limitato alla persona del sindaco e non alle scelte politiche di fondo. “La nostra è un’assunzione di responsabilità” annuncia Porro mentre i suoi assessori firmano. “Vogliamo dimostrare quanto sindaco ed assessori potranno fare a beneficio di tutti. Amiamo Saronno e vogliamo cambiarla. In attesa di sapere se potremo farlo, per ora la uniamo: le sette liste che mi hanno sostenuto al voto hanno creato una coalizione coesa. Ma sopra tutto, sempre, viene il bene dei cittadini”. Non mancano insomma le buone intenzioni, anche se tutto è in alto mare. Il primo cittadino si dà alle metafore calcistiche e chiede una squadra di “tutti Gattuso”, pronti a sudare e sacrificarsi dal primo all’ultimo minuto. “Non ci saranno primedonne” annuncia, e qualcuno, non a torto, osserva che di donne non se ne vedono proprio. Per il centrodestra, che una donna l’aveva candidata a sindaco (ma poi in buona parte non l’ha votata), sarà un argomento da campagna elettorale in più.

Oltre alle deleghe assessorili, Porro rende noto di voler assegnare a ciascun consigliere comunale della sua… minoranza (i numeri sono quelli) degli argomenti specifici da seguire. Alcuni degli eletti sono molto giovani, ricorda, «più ancora di quanto lo fossi io quando a 24 anni, nel 1980, entrai in questo palazzo comunale. Diamo loro lopportunità di dimostrare ciò che valgono, responsabilizzandoli». Se la consigliatura non finirà già stasera, non saranno lì solo per alzare la mano a comando, insomma. Quanto alla macchina comunale, l’appello è a mostrarsi non solo efficienti, ma disponibili e cortesi con i cittadini, anche quando si deve dire qualche no. “Parlo con il cuore, da sindaco eletto e, mi dicono, amato da questa città. Ringrazio tutti per la solidarietà anche in questi tempi cupi e bui”.

Al di là dei buoni sentimenti, il problema chiave resta quello di un consiglio comunale a maggioranza di centrodestra. Che fare? «Per scelta non ho voluto nessuna "campagna acquisti"» chiosa Porro. «Parlerò in consiglio comunale perché è in quella sede che ci si confronta, non nelle stanze dei partiti. Voglio lavorare alla luce del sole» afferma. Su quest’ultimo punto i partiti del centrodestra sarebbero felicissimi di accontentarlo: buttandolo fuori dal Municipio, però. Porro è invece fermamente deciso a restarci e a governare la città che lo ha votato. «Non abbiamo fatto inciuci per la Giunta, vengono tutti dalle liste che mi hanno sostenuto: non è il mio modo di fare quello» sgombra il campo dagli equivoci il sindaco, che già venerdì aveva salutato i dipendenti comunali, convinto di dover fare fagotto. «È in consiglio comunale che dovremo trovare degli accordi sul programma, e penso in particolare al Piano di Governo del Territorio, a questioni come pozzi e acqua potabile, Saronno Servizi, teatro». Il centrodestra al governo aveva occupato in modo totalitario ogni incarico: Porro, dal basso della sua minoranza, si può concedere di essere magnanimo e di aprire, come fa, ad una collaborazione su commissioni e partecipate. Negando al contempo di voler fare il pigliatutto come qualcuno cominciava a già a malignare.
A Saronno sarà una lunga giornata.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 07 Luglio 2009
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