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«Rischio sanitario per l’acqua potabile di Saronno»

La lettera che il dirigente scolastico della scuola Pizzigoni, i pediatri della città e alcuni esperti hanno inviato al sindaco e alla Saronno servizi per chiedere chiarimenti

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che hanno steso il dirigente scolastico della scuola pizzigoni, alcuni esperti e quasi tutti i pediatri della città, indirizzata al sindaco, all’Asl, alla Saronno Servizi e all’Arpa
 
Egregio Dottore,
 
in occasione dell’incontro, occorso in data 05/03/09 presso il Comune di Saronno, tra alcuni rappresentanti dell’Associazione genitori, il dirigente scolastico Prof. Albino Cuda, il Dott. Castiglioni e la Dott.ssa Saccardo è stata esposta la questione relativa alla qualità dell’acqua potabile presso la scuola Pizzigoni di Saronno e zona circostante ed è stata depositata una lettera sottoscritta dal dirigente scolastico, dalla Dott.ssa Pintus, in qualità di chimico, dalla Dott.ssa Quirico, in qualità di pediatra e dalla Dott.ssa Impavido, in veste di presidente dell’Associazione genitori della Scuola Pizzigoni, con la quale si riassumeva la situazione in essere e si chiedeva all’Amministrazione in carica una proposta risolutiva del problema ed un impegno formale ad adempierla.
 
Dal riepilogo dei dati da voi stessi pubblicati sul sito Saronno Servizi e noti dal luglio 2006, i valori dei solventi organici clorurati (tricloroetilene= trielina, noto smacchiatore  e tetracloroetilene), riscontrati nel pozzo Via Parini/Via Miola, appaiono sempre ai limiti superiori della norma e, tenuto conto dell’errore analitico standard, anche al di sopra degli stessi. Ciò indica l’esistenza di un possibile e non trascurabile rischio sanitario, soprattutto per la continuità dell’esposizione, come indicato dall’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) e dall’ARPAT (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Toscana), da noi interpellati (come da documentazione scientifica e bibliografica da loro fornitaci).
 
L’utilizzo della  trielina è riservato solamente ad uso industriale per la sua tossicità, e con particolari limitazioni. La sostanza è classificata 2A (Probabile cancerogeno per l’uomo) dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), organismo dell’OMS deputato alla classificazione delle sostanze cancerogene. E’ cancerogeno per alcune specie animali, inoltre diversi suoi derivati sono cancerogeni per l’uomo nonché in grado di provocare malformazioni fetali soprattutto a carico dell’apparato cardiocircolatorio. Anche il tetracloroetilene (con cui è stato sostituito, sia per uso industriale che domestico) è classificato 2A tanto che la legge italiana considera i rifiuti contenenti il tetracloroetilene come “rifiuti pericolosi” (Decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 art. 184). E’ in grado di produrre tumori epatici,renali e leucemie nei ratti.
 
La normativa vigente prevede che la somma dei due solventi sia pari al più a 10 microgrammi su litro, e questo è appunto da intendersi come un valore limite, NON un valore guida. Si fa presente inoltre che i valori limite sono calcolati su individui adulti di 60 kg di peso. I bambini sono pertanto (in base alla superficie corporea e alle caratteristiche del loro metabolismo) assai più esposti degli adulti.
Nelle acque minerali il limite dei due solventi è pari a 0,1 microgrammi per litro, quindi l’acqua del pozzo, con il suo valore medio vicino a nove contiene circa cento volte in più i due solventi organici indesiderati (senza considerare l’errore di +/- 2 o 3 microgrammi per litro).
Nonostante l’indicazione di legge a sostituire la trielina con il tetracloroetilene, nel pozzo in questione si rileva che il più tossico è sempre presente in rapporto preponderante (9/1)
 
L’organismo umano, metabolizzando solventi di sintesi assunti con continuità, li trasforma talvolta in prodotti più tossici, a rischio di danni a carico dell’apparato gastro-intestinale, del fegato, dei reni e del sistema nervoso centrale, oltre al possibile rischio cancerogeno.
Si sottolinea inoltre che nell’usuale utilizzo dell’acqua corrente, vi sono dei fenomeni di concentrazione, ad esempio attraverso la cottura dei cibi, quando l’evaporazione rende i due solventi ancora più concentrati nei vapori e di accumulo (ad es.: assunzione diretta, lavaggio di frutta e verdura ed igiene personale, soprattutto dell’infanzia).
 
La pratica di chiusura periodica del pozzo ( quando i rilievi mostrano valori più alti), di riduzione della sua portata o di miscelazione con le acque provenienti da altri pozzi non sono risolutive rispetto ad una situazione di tale potenziale pericolosità per la salute dei bambini.
 
Alla luce di quanto fin qui esposto, chiediamo al Signor Sindaco Pierluigi Gilli, alla Saronno Servizi, all’A.S.L e all’ A.R.P.A., ciascuno relativamente alle proprie competenze:
1.      di verificare la fonte di inquinamento puntuale della falda
2.      di predisporre la chiusura del pozzo fino all’identificazione della fonte inquinante ed alla successiva bonifica della stessa.
 
Ci preme precisare che questo nostro intervento non è dettato da altro fine se non quello di un serio interesse alla prevenzione e alla tutela della salute pubblica, con particolare riguardo alla fascia più debole ed esposta della popolazione, cioè i bambini.
 
Restiamo in attesa di un Vostro sollecito impegno formale riguardo agli interventi che intendete intraprendere. Confidiamo nel Vostro senso civico e nella Vostra attenzione al bene della comunità affinché si addivenga ad una rapida e definitiva soluzione del problema, in modo da evitare ansie ed allarmismi tra i cittadini di Saronno che, in caso contrario, dovranno essere tempestivamente informati della situazione e dell’eventuale inerzia mostrata dalle autorità competenti.
 
 
Per l’ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO L. DA VINCI
Il dirigente scolastico: Prof. Albino Cuda
 
Per le PEDIATRE DI SARONNO
la Dott.ssa Maria Enrica Quirico
La Dott.ssa Restelli Simona
La Dott.ssa Tischer Maria Cristina
La Dott.ssa Ronzoni Simona
 
Per l’ASSOCIAZIONE GENITORI SCUOLA ELEMENTARE PIZZIGONI
Il presidente: Dott.ssa Silvia Impavido
Dott.ssa Gloria Pintus, Chimico, specializzato in Chimica Analitica delle Acque
 
Per L’ISDE (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente)
Dott. Federico Balestreri Comitato Scientifico ISDE
 
Per LEGAMBIENTE
Dott Edoardo Bai Comitato Scientifico LEGAMBIENTE

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 12 Giugno 2009
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