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«Cinque per mille: in atto ampia comunicazione»

Il sindaco uscente Gilli e il candido Renoldi rispondono alla polemica sollevata da Idv: “La città è tappezzata di manifesti e lo scorso anno siamo stati tra i comuni con le più alte entrate per questa voce”

«Se questa è l’attenzione che l’Italia dei valori ha della città, cominciamo proprio male: ci sono manifesti per la destinazione del 5 per mille in tutta la città». Il candidato sindaco del centrodestra, e vicesindaco da 10 anni, Annalisa Renoldi, risponde alle accuse dell’Idv di Saronno secondo cui il comune non farebbe nulla per richiedere ai cittadini la destinazione del 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi. «Se avessero assistito all’ultimo consiglio comunale – prosegue la Renoldi – avrebbero saputo, come esposto nella relazione sul bilancio, che fra le entrate del 2009 è prevista anche questa voce, con la stessa cifra ottenuta nel 2008, quando il comune di Saronno, fu tra i comuni della provincia che ottennero la quota più alta. Voglio sottolineare inoltre la sciocchezza che hanno scritto: non è necessario indicare il codice fiscale del Comune di Saronno, è sufficiente firmare. Davvero complimenti all’Italia dei Valori per l’ approfondita conoscenza della materia. Forse prima di criticare e pontificare dovrebbero informarsi un po’ meglio e non confondere le idee ai contribuenti».
Sulla polemica interviene anche il sindaco uscente Pierluigi Gilli: «Evidentemente, quest’Italia dei Valori è composta da persone che o non vivono a Saronno o hanno le fette di salame sugli occhi. Da giorni, in tutta la città, sono affissi dei manifesti, disegnati dal Sindaco, che invitano a devolvere al Comune il 5 per mille, con il fortunato slogan “chi firma, ferma”, manifesto che, peraltro, dal 21 aprile è pubblicato anche sul sito ufficiale del Comune di Saronno. Speriamo che questo sia l’unico infortunio, che ha del ridicolo, in cui incorre l’Italia dei Valori; certo che se il buon giorno si vede dal mattino, c’è di che preoccuparsi. S’invita, quindi, questa formazione politica a meglio informarsi e documentarsi prima di scagliarsi in allegre scorribande lessicali ed in improbabili requisitorie; la verità, infatti, viene sempre a galla, soprattutto quando è già vistosamente sotto gli occhi dei cittadini: l’Amministrazione ci aveva già pensato per tempo. Chiedere le scuse a costoro per l’errore è inutile; basta la figuraccia già fatta».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 24 Aprile 2009
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